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The Rock Trading, la piattaforma blockchain per le criptovalute

The Rock Trading è la piattaforma di trading che permette lo scambio di criptovalute più longeva del mondo. Nata nel 2010, nel corso degli anni si è contraddistinta per aver coniato valori oggi riconosciuti in tutto il territorio nazionale come affidabilità, storicità, esperienza e assistenza di qualità. La sua missione è quella di garantire a chiunque l’accesso al mondo delle criptovalute in modo semplice e nel pieno rispetto delle normative Europee, grazie ad un motore di trading progettato utilizzando le tecnologie più innovative e i più alti standard di sicurezza. Forte di una situazione patrimoniale e aziendale solida, oggi può contare su numeri costantemente in crescita.

Abbiamo intervistato Andrea Medri, Founder & CFO di The Rock Trading.

LE INTERVISTE DI 01NET –  LA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN

Le tecnologie blockchain sono di estrema attualità e le loro applicazioni sono destinate a diventare sempre più rilevanti in numerosi settori nei quali possono essere fondamentali i concetti di disintermediazione e decentralizzazione che le contraddistinguono. Le blockchain fanno parte della famiglia di tecnologie chiamate Distributed Ledger, sistemi basati su un registro distribuito accessibile e modificabile da più nodi di rete. Per fare chiarezza sui limiti, il potenziale, le applicazioni e gli strumenti di blockchain, 01net ha intervistato una serie di aziende che impiegano questa tecnologia o che forniscono gli strumenti necessari per attivarla e gestirla.

Secondo l’osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano continuano ad aumentare i progetti di blockchain in ambito internazionale, ma il mercato italiano sembrerebbe ancora in fase di attesa nonostante il favore dei consumatori per ambiti quali criptovalute, NFT, DeFI e così via. Cosa ne pensa del mercato italiano e soprattutto in quali ambiti le blockchain potrebbero essere usate con favore e proficuamente da aziende e istituzioni italiane?

Non penso che il mercato italiano nell’ambito degli NFT sia così indietro, ci sono parecchie iniziative e parecchie aziende. Un esempio sono le grandi case di moda che stanno guardando con interesse non solo agli NFT ma anche al metaverso.

Andrea Medri

Così come accadde nel 2007 con Second Life, tutte queste società sono molto evolute nel marketing e non si fanno scappare l’occasione di essere presenti in quello che è il trend del momento. La DeFi è secondo me invece molto più affascinante: ci sono ancora parecchi problemi sia tecnologici sia gestionali, ma da qui a qualche anno potrebbe svilupparsi in modo importante, soprattutto se i legislatori europei (che a volte faticano a cogliere subito la portata rivoluzionaria di una nuova tecnologia) spingeranno per limitare l’utilizzo di quelle che possono essere piattaforme virtuose accelerando quindi di conseguenza lo sviluppo della finanza decentralizzata.

Per quanto riguarda lo sviluppo degli NFT sono scettico: prevedo un calo dell’hype nel giro di un paio d’anni a causa soprattutto delle parecchie truffe e degli abusi che si stanno verificando dal punto di vista del riciclaggio.

In ogni caso noi di The Rock Trading al momento abbiamo ancora un ruolo da spettatori rispetto a questi due ambiti: per quanto riguarda lo sviluppo degli NFT sono più scettico, sicuramente la tecnologia sottostante è interessante, ma prevedo un calo dell’hype nel giro di un paio d’anni a causa soprattutto delle parecchie truffe e degli abusi che si stanno verificando dal punto di vista del riciclaggio. Quanto alla DeFi invece credo che in prospettiva possa avere sviluppi dirompenti nella gestione della finanza a livello globale.

Secondo il suo parere, la blockchain potrebbe essere veramente la base di quella che viene chiamata come “next web revolution”, o Internet decentralizzato (Web 3) e in che modo?

Fino a due anni fa si era creato un falso mito intorno alla blockchain, considerata come la soluzione a qualsiasi problema finanziario. In realtà, per quanto sia una tecnologia assolutamente dirompente, la sua unica finalità è quella di permettere il trasferimento di un asset o di un’informazione in maniera sicura, non replicabile e immutabile nel tempo.

Questo chiaramente porta a trovare delle soluzioni avanzate in diversi ambiti di applicazione, sia da un punto di vista economico sia da quello della sicurezza. Oggi ne esistono vari esempi virtuosi: il primo riguarda il prossimo arrivo delle Central Bank Digital Currencies che useranno come sottostante la tecnologia blockchain perché, se gestita in maniera corretta, grazie alla sua natura intrinsecamente trasparente e sicura, è in grado di risolvere tanti problemi oggi attualmente esistenti nei sistemi finanziari tradizionali.

Fino a due anni fa si era creato un falso mito intorno alla blockchain, considerata come la soluzione a qualsiasi problema finanziario.

Inoltre esistono studi sull’utilizzo della blockchain per la digitalizzazione dell’identità delle persone, oppure interessanti sono altri ambiti quali l’utilizzo degli smart contracts, ovvero contratti digitali che tramite blockchain vanno a risolvere problematiche di base in ambito contrattualistico; o ancora il sistema di timestamp, che permette di certificare con data certa documentazioni di vario tipo in modo immodificabile.

Quest’ultimo, insieme naturalmente al trasferimento di bitcoin, è a mio avviso l’unico utilizzo al momento davvero riuscito, mentre tutti gli altri, per quanto interessanti, sono ancora in fase di sperimentazione e stanno dando dei risultati, ma devono ancora concretizzarsi.

Ci può fare una panoramica della vostra offerta specifica in ambito della fornitura di soluzioni blockchain?

Il nostro utilizzo della blockchain consiste nel gestire i wallets che rappresentiamo dando ai nostri clienti la possibilità di convertire le criptovalute in valute tradizionali e viceversa. Poiché operiamo su un mercato aperto 24 ore al giorno e 7 giorni su 7, e dal momento che le tecnologie sono sempre in evoluzione, la nostra sfida è quella di riuscire a mantenere un’attenzione costante sulle evoluzioni delle blockchain che rappresentiamo, in modo da evitare incidenti di percorso.

Nel momento in cui è disponibile un upgrade nella tecnologia dobbiamo infatti essere sempre pronti ad integrarlo onde evitare possibili rischi di perdite per i nostri clienti. In sostanza quindi, il nostro utilizzo della tecnologia è molto tradizionale.

Il nostro utilizzo della blockchain consiste nel gestire i wallets che rappresentiamo dando ai nostri clienti la possibilità di convertire le criptovalute in valute tradizionali e viceversa.

Differente è il caso di società come Seed Venture, di cui abbiamo una quota di partecipazione, che gestiscono progetti molto affascinanti e ad alto potenziale basati sulla Defi e sugli smart contracts: Seed Venture ad esempio sta portando sulla blockchain il mondo del crowdfunding attraverso soluzioni estremamente innovative. Questo può essere un esempio di un utilizzo concreto della blockchain in un settore in cui per adesso non è stata ancora applicata.

 

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