I produttori di disk drive stanno attraversando tempi difficili, almeno stando ai risultati dei principali attori di questo mercato. Le quattro grandi, ovvero Seagate, Quantum, Western Digital e Maxtor, hanno perso un totale di 260 milioni di dollari n …
I produttori di disk drive stanno attraversando tempi difficili, almeno
stando ai risultati dei principali attori di questo mercato. Le quattro
grandi, ovvero Seagate, Quantum, Western Digital e Maxtor, hanno perso un
totale di 260 milioni di dollari nel terzo trimestre del 1999 e hanno solo
parzialmente migliorato nel quarto, perdendo "solo" 41 milioni di dollari.
L’industria dei dischi per computer è molto legata alle oscillazioni di
quella dei pc, a propria volta pressata dal continuo calo dei prezzi. Ma i
produttori di pc vantano una salute che i colleghi delle periferiche di
storage al momento non hanno, soprattutto perché non hanno ancora imparato
a gestire il calo dei prezzi.
Alla conferenza Diskcon, in svolgimento a Singapore, gli analisti hanno
però fatto notare che i costruttori di dischi hanno contribuito alle
proprie disgrazie, competendo in una battaglia senza vincitori e troppo
concentrata proprio sull’aspetto dei prezzi. La spirale, innescata da
un’inspiegabile mancanza di pazienza e da molta disinformazione, va ora in
qualche modo interrotta, per recuperare margini, sceso lo scorso anno per
al prima volta ben sotto il 10%. Probabilmente, secondo gli analisti, il
mercato deve da un modello di business verticale a uno virtuale. Ciò
significa che, invece di produrre tutti i componenti di un disk drive
(puntine, schede, media), è opportuno creare spin off o andare da fornitor
i
esterni, investendo sulle società più promettenti. Questo shift diventa
più
importante in comparti come Nas (Network attached storage ) San (Storage
area network). Così si abbassano i costi e si aumenta la flessibilità.
Non manca, comunque, un ottimismo di fondo, dettato da una domanda che
resta alta e dall’emergere di nuovi mercati e dispositivi, legati a Mp3, ai
set-top-box, alle camere digitali, ai telefonini e ai dispositivi Internet.