Telecom sperimenta il mobile ticketing con l’Atm di Milano

Dall’11 aprile al via la fase sperimentale del progetto di mobile ticketing. Bernabè parla delle opportunità di un ecosistema che deve ancora prendere forma.

Un solo terminale, un solo servizio. Ma, secondo Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom Italia, “è un primo passo di un cambiamento epocale”.
La sperimentazione su larga scala delle tecnologie Nfc (Near Field Communication) applicate al mobile ticketing per Telecom Italia parte da Milano, grazie a un accordo con Atm, l’Azienda di Trasporti milanese.

In una prima fase, che partirà il prossimo 11 aprile, verrà coinvolto nella sperimentazione un gruppo di utenti selezionati dalla stessa Atm, che, dotati di un terminale Samsung Gt -S5230N fornito a titolo gratuito, potranno acquistare via cellulare abbonamenti mensili urbani, senza doversi recare di persona presso gli Atm Point. Una volta caricato l’abbonamento desiderato, potranno utilizzare sia mezzi di superficie sia la metropolitana, validando il “biglietto” semplicemente avvicinando il terminale ai tornelli del metrò e alle convalidatrici presenti su tram, autobus e filobus.
La sperimentazione del servizio, denominato Mobile Pass, durerà sei mesi, trascorsi i quali prenderà invece il via la fase di estensione al resto della clientela.

Se Elio Catania, presidente e amministratore delegato di Atm, sottolinea come il mobile ticketing rappresenta una soluzione innovativa e facilmente fruibile che agevola l’utilizzo del trasporto pubblico da parte dei cittadini, tocca a Franco Bernabè mettere in luce qualche elemento di criticità che di certo non manca.
L’amministratore delegato di Telecom Italia, che non ha quantificato gli investimenti necessari allo sviluppo del servizio, limitandosi a parlare di “milioni di euro”, ammette che la disponibilità di un solo terminale prodotto da un solo fornitore è di certo un limite allo sviluppo del comparto.
“Come spesso accade con le tecnologie innovative – ha dichiarato – c’è un problema di standard che ha finora rappresentato un freno. Ma nei prossimi mesi, oltre a Samsung altri produttori si preparano a lanciare dispositivi abilitati ai servizi Nfc”.

In realtà, quel che a Bernabè preme sottolineare è come Mobile Pass rappresenti un primo importante passo verso una nuova modalità di gestione dei pagamenti.

“L’Nfc si estenderà ad altre attività”,
promette, accennando alla possibilità di abilitare micropagamenti in prossimità di distributori automatici e Pos Nfc.
Non solo.
Gli ambiti applicativi si estendono all’advertising, integrando i tag sui prodotti, alle attività di loyalty, normalmente effettuate attraverso le carte fedeltà, passando per la gestione di eventi, come concerti o spettacoli teatrali, fino alle applicazioni peer to peer per la condivisione di file o la sincronizzazione di agende.

“Deve prendere vita un ecosistema – sostiene Bernabè –, che coinvolge i produttori di terminali, ma anche chi eroga i servizi. In un Paese come l’Italia, nel quale le carte di credito hanno una diffusione più contenuta, la diffusione dell’Nfc rappresenta un’opportunità per ridurre la circolazione monetaria, aumentando nel contempo l’abitudine a utilizzare metodi di pagamento alternativi e complementari al contante”.

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