Telecom approva lo scorporo

Il CdA approva, se pure non all’unanimità, la separazione della rete di accesso. Ora si attende il parere di AgCom.

In una nota emessa nel pomeriggio di ieri, Telecom Italia rende noto che il Consiglio di Amministrazione ha approvato, se pure non all’unanimità e senza il consenso di Telefonica e di Luigi Zingales, il progetto di societarizzazione della rete di accesso.
La decisione fa seguito all’incarico attribuito allo stesso Consiglio di Amministrazione l’11 aprile scorso per definire ”percorso operativo di fattibilità per la separazione della rete di accesso di Telecom Italia”.

Dalla separazione, in sintesi estrema, nascerà dunque una nuova società nella quale finiranno per confluire le “attività e risorse relative allo sviluppo e alla gestione della rete di accesso passiva, sia in rame sia in fibra, nonché alla componente attiva della fibra rappresentata da OLT (Optical Line Termination) e Cabinet”.
Rispetto a tutti gli operatori, includendo dunque tutti gli alternativi insieme a Telecom Italia, il nuovo soggetto sarà tenuto a garantire accesso alla rete fissa, Unbundling del Local Loop (ULL) e Virtual Unbundling Local Access (VULA) per le reti di nuova generazione basate su architetture FTTCab e FTTH, secondo modalità Eol (Equivalence of Input) prevista a livello europeo, vale a dire in parità di trattamento.

In ragione della decisione di ieri, il Consiglio di Amministrazione informerà l’Autorità Garante per le Comunicazioni del progetto, così che quest’ultima, cui spetta la valutazione dell’operazione in base alla regolamentazione vigente, rilasci il suo parere.
Parimenti è sempre in capo al CdA proseguire i contatti con la Cassa Depositi e Prestiti che potrebbe a sua volta decidere di fare il proprio ingresso nella newco.

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