Home Welfare La tecnologia diventerà la prima leva di welfare nelle Pmi

La tecnologia diventerà la prima leva di welfare nelle Pmi

Uno studio globale condotto da Lenovo riporta che il 40% dei dipendenti delle Pmi che hanno partecipato al sondaggio è insoddisfatto del proprio ambiente di lavoro. Motivo? Carenza tecnologica.

Lo studio condotto a luglio 2019 da Forrester Consulting (in Italia, Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania, Russia, India, Indonesia, Messico, Singapore, Corea del Sud, Taiwan, Thailandia e Vietnam) ha raccolto risposte da 813 dipendenti e su 803 responsabili degli uffici acquisti di aziende con meno di 1.000 dipendenti a livello globale per valutare l’esperienza lavorativa nelle Pmi.

Troppi desktop, poco cloud

La ricerca di Lenovo suggerisce che i datori di lavoro delle Pmi ascoltino attivamente il feedback dei dipendenti sugli attuali ambienti di lavoro: un miglioramento nell’uso della tecnologia è fondamentale, poiché la maggior parte dei dipendenti utilizza ancora i desktop come dispositivo principale (71%, secondo lo studio).

Inoltre il 74% dei dipendenti di PMI intervistati non ha accesso a strumenti basati su cloud, né ha la possibilità di scegliere le tecnologie più adatte alle proprie attività.

Sarà fondamentale per i responsabili IT delle Pmi investire in dispositivi mobili e portatili come laptop, smartphone, dispositivi 2-in-1 e dispositivi intelligenti di prossima generazione come la realtà aumentata o virtuale (AR/VR) e le tecnologie smart office, per migliorare l’esperienza lavorativa. È essenziale creare un ambiente in cui i dipendenti possano lavorare da remoto e ottenere una migliore integrazione tra lavoro e vita privata.

I responsabili IT delle Pmi devono sviluppare una strategia efficace e fattibile che sia in linea con le esigenze future dei dipendenti.

La ricerca ha rivelato che quasi un terzo dei responsabili degli uffici acquisti (30%) amplierà gli acquisti di soluzioni per sale riunioni intelligenti, il che incoraggerà una maggiore collaborazione in diverse sedi.

Tuttavia, i responsabili IT devono spesso affrontare difficoltà nell’aggiornamento della tecnologia sul posto di lavoro, con il 45% che afferma che il budget che hanno non è adeguato a coprire tutte le loro esigenze.

Altre sfide includono i team IT interni che non sono attrezzati o addestrati per gestire la gestione dei dispositivi dopo l’acquisto (42%) o che non dispongono delle informazioni adeguate dai fornitori dei dispositivi (32%), con conseguenti difficoltà nel differenziare le offerte di prodotto.

Scarica e leggi il rapporto

In un recente studio globale, “This is Life” sempre condotto da Lenovo, è emerso che oltre la metà (58%) delle persone crede che la tecnologia stia creando un ambiente di lavoro più diversificato, con un ulteriore 58% che ritiene che la tecnologia li stia aiutando a ottenere posti di lavoro e carriere migliori, e ad essere più produttivi sul lavoro grazie a una maggiore rapidità ed efficienza nel completare le proprie attività. Tutti questi risultati evidenziano i vantaggi di una più ampia adozione delle tecnologie “smarter” sul posto di lavoro per migliorare significativamente l’esperienza lavorativa.

“Le Pmi hanno aperto la strada a idee ormai ampiamente diffuse sulla mobilità del lavoro. Ma il concetto non si riflette nella capacità delle PMI stesse di offrire ai propri dipendenti una tecnologia più flessibile”, riflette Dilip Bhatia, Vice President Global User and Customer Experience di Lenovo.

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