System@tika: virtualizzare è un business concreto

Il distributore di Saronno raccoglie i successi di una storica focalizzazione sull’offerta Vmware e lo sviluppo di una serie di servizi a valore, come la formazione in aula

Ha chiuso a 12 milioni di euro (registrando un incremento del 30% sull’anno precedente) il fatturato 2007 di System@tika Distribution, ramo d’azienda della tedesca Pc-Ware focalizzato nella distribuzione a valore aggiunto: un valore che il Vad di Saronno declina in servizi, consulenza e soprattutto formazione.
Nel 2007, questa voce ha registrato, infatti, un raddoppio nel giro d’affari della società, passando da 200.000 a 450.000 euro, parallelamente a un incremento delle aule (presenti a Saronno, Roma, Padova, e prossimamente Torino) e delle tracce offerte.

«Il 75% del nostro business – ha esordito Franco Puricelli, responsabile commerciale di System@tika – è legato a Vmware, nostro vendor storico, con cui collaboriamo dal 2002. L’evoluzione della nostra offerta è stata parallela alla loro e, quindi, da una prima focalizzazione sullo sviluppo siamo passati a cavalcare il business del consolidamento in materia di disaster recovery e business continuty, recependo anche gli ultimi messaggi del vendor in ambito desktop».

Primo training center Vmware autorizzato in Italia (nel 2004), System@tika vanta rapporti ormai consolidati con l’ecosistema statunitense dei partner attivi nella virtualizzazione e un forte orientamento al concetto di “soluzione”.

«In prospettiva – ha continuato Puricelli – contiamo di continuare a investire su Vmware e le tecnologie correlate, come il management dell’infrastruttura e la componente di consolidamento di classe desktop. L’obiettivo è raggiungere i 18 milioni di euro di fatturato per quest’anno, a dispetto di una competition sempre più accesa con l’offera di vendor come Citrix, Microsoft o Symantec».

Oggi System@tika conta una quarantina di partner Vmware con certificazione Enterprise, un numero che la società punta a estendere, forte di un’offerta completa e dalle tematiche poco scontate, due qualità che riusciranno senz’altro ad attrarre rivenditori in cerca di differenziazione.

«Il rivenditore ideale per il business della virtualizzazione – ha concluso il responsabile commerciale della società – è focalizzato nello sviluppo di progetti, soprattutto in considerazione delle difficoltà d’integrazione che il proliferare di sistemi fisici e virtuali con molteplici hypervisor stano iniziando a creare all’interno delle aziende. In questo caso, quindi, il fattore dimensionale non conta davvero».

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