Sun spinge su Opteron, anche con una acquisizione

La società lancia i propri server V20z, accompagnandoli con una politica commerciale aggressiva e con una acquisizione, che ha il sapore del ritorno alle origini

11 febbraio 2004 Corsi e ricorsi. Anche nel mondo It, è curioso a
volte notare come operazioni di indubbia valenza strategica abbiano come effetto
collaterale il ritorno di personaggi chiave in strutture aziendali delle quali
hanno in qualche modo fatto la storia. E’ successo il Palm

(ora PalmOne), che,
con l’acquisizione di Handspring ha riportato “a casa” Jeff Hawkins, inventore del primo Palm, e Donna Dubinsky, top manager di Palm, cher lasciò l’azienda per fondare Handspring nel 1998.


E ora succede in Sun Microsystems, che, con la
decisione di acquisire la start-up Kealia, non solo mette in
atto una mossa non da poco nelle proprie politiche per il mondo Opteron, ma
riporta alle origini Andy Bechtolsheim

, suo fondatore insieme a
Scott McNealy, Bill Joy (che ha lasciato Sun lo scorso anno) e Vinod Khosla (che
l’aveva lasciata anni fa).
Entusiasta McNealy, il quale definisce
Bechtolsheim il più geniale sviluppatore di workstation monoprocessore al mondo.
Evidentemente, con questo carico a suo vantaggio, è la visione di McNealy,
nessuno potrà eguagliare Sun, nè in termini di vastità dell’offerta nè in
termini di qualità.
Enfasi a parte, è evidente, per gli
analisti, che la decisione di acquisire Kealia, il suo staff di 59 elementi e
Bechtolsheim, vale molto più di una lettra di intenti. Kealia, se pure da
start-up, ha come focus primario proprio lo sviluppo di server a cuore
Opteron. Il che, unito al lancio delle prime macchine
biprocessore V20z avvenuto nella giornata di ieri, significa che l’impegno
su questa piattaforma, dopo anni di UltraSparc, non è solo di facciata.
Sun
l’ha detto: vuole competer sullo stesso terreno di  Hp, Dell e Ibm. E
lo sta facendo.
Certo, il ritorno di Bechtolsheim non cambia un quadro di
strategie già chiare, ma di certo aiuta.
Soprattutto nel momento in cui
l’azienda non solo lancia i suoi nuovi V20z, ma li accompagna a
una promozione commerciale dicisamente aggressiva.
Un V20z gratis se
l’azienda acquista una licenza per 5 utenti di Solaris x86, una versione di Java
Enterprise Server e tool di sviluppo. Il tutto per 1.499 dollari all’anno per
tre anni.
E UltraSparc? Le novità sono in arrivo. Le indiscrezioni pure. Più
potenza in meno spazio è la parola d’ordine, come sempre, mentre la partnership
è con Texas Instruments, artefice della tecnologia di produzione.
Quanto a
Kealia, i termini dell’accordo non sono noti. Si sa che dovrebbe essere una
operazione di scambio azionario, da concludersi entro metà
anno.

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