Home Mercato StorageCraft Technology riapre in Italia

StorageCraft Technology riapre in Italia

È una StorageCraft Technology Corporationazzerata e ricostruita di nuovo” quella che, con l’ingresso a gennaio del fondo di private equity TA Associates, ha salutato il mercato mondiale forte di un’iniezione di capitali pari a 187 milioni di dollari.

Da qui la scelta di portare da 23 a quasi 70 il numero di persone deputate a seguire il mercato EMEA assumendo, da febbraio a oggi, nella sola Europa, 15 nuove figure professionali.

Matteo Nemeth, StorageCraft
Matteo Nemeth, StorageCraft

Tra loro, Matteo Nemeth e Francesco Aeri, rispettivamente Channel Sales Manager e Sales Engineer di StorageCraft per l’Italia che, affiancati per l’occasione dal nuovo VP EMEA Sales Andy Zollo, hanno raccontato i contorni di una realtà che ha tutta l’intenzione di ritagliarsi un suo spazio nell’It tricolore.

Andy Zollo, StorageCraft
Andy Zollo, StorageCraft

Nome omen, l’offerta dell’azienda statunitense, fondata a dicembre 2003 a Draper, nello stato dello Utah, parla di sviluppo di driver, consulenza sull’archiviazione dei dati e conoscenza degli strumenti per gli sviluppatori utili a dar vita a una gamma di prodotti per la business continuity premiati in diverse occasioni (l’ultima in ordine di tempo, il Best of VMworld 2016 assegnato alla soluzione ShadowProtect nella categoria Data Protection – ndr).
Aeri per primo, però, preferisce che si faccia riferimento all’offerta StorageCraft parlando di suite ed evocando «non una tecnologia ma una filosofia, utile a garantire il futuro di qualsiasi azienda».

Replica, reportistica, ripristino

Chiamato a fornire supporto tecnico e formazione specialistica, anche ad altri colleghi e partner in Europa, per il manager con un passato importante in Dell e “molta vita da datacenter e storage reale alle spalle”, spiega che «tutti fanno backup» ma che fare il recovery dei dai in caso di disastro «è un’altra cosa».

Ecco che allora l’approccio a suite di StorageCraft si concretizza in una prima componente, denominata ShadowProtect, cui è demandato il backup, il ripristino in emergenza, la protezione dati e la migrazione gestita del sistema, per ambienti It Windows, Linux o misti, in macchine virtuali e computer fisici.
Il software di gestione gratuito rappresentato da ImageManager contribuisce, invece, a verificare le immagini di backup, sia esso onsite, offsite o nel cloud, in modo continuo, «così da mantenere e gestire efficacemente sia i file di immagine di backup, sia lo spazio di archiviazione utilizzato in azienda».
A sua volta, la tecnologia Hardware Indipendent Restore propone il ripristino del volume di sistema di un computer, indifferentemente in modalità P2P, P2V, V2P o V2V, mentre la componente ShadowControl consente, da un’unica console grafica «presto integrata con nuove piattaforme di reportistica», la visibilità completa dello stato dei processi di backup.

Consolidamento in background

Non mancano, poi, servizi di replica su NAS, storage to storage o storage to cloud e l’offerta, tramite protocollo brevettato, IntelligentFTP o ShadowStream, per ottimizzare l’invio al sito di disaster recovery «ovviando possibili problemi di connessione della rete dei clienti».
L’offerta StorageCraft Cloud Services punta, a sua volta, a virtualizzare computer e creare nel cloud dell’azienda un ripristino di emergenza offrendo ai clienti costi di installazione e gestione ridotti, nonché una fatturazione mensile prevedibile.

Anche in questo caso, si presta attenzione al dimensionamento e alle necessità dei singoli clienti. La proposta che arriva dai due datacenter tier3 ubicati a Dublino e Francoforte parla di tre tipologie di servizi – basic, medium e premium – anche se è chiara la spinta a proporre il cloud come sistema di continuity «anche per quelle realtà che necessitano di fare test di sviluppo ma non sono interessate all’acquisto di nuovo hardware» sottolinea ancora Aeri che, come ultima chicca, cita StorageCraft Cloud to Cloud, per salvare nel cloud proprietario applicazioni per il CRM sempre più in uso, come Office 365 e salesforce.

AAA specialisti di canale cercansi

Con al proprio arco una serie di ulteriori frecce, tra cui l’integrazione con Microsoft per recuperare mail e oggetti da Exchange e, a breve, anche da Sql e SharePoint, «l’idea è di porci sul mercato con un’offerta di licenze in grado di aprire le porte a tutta una serie di professional service collaterali».
Gli stessi che, in Italia, StorageCraft intende proporre al segmento Small and Medium Business attraverso una rete di partner in via di definizione.

Lato distribuzione l’elenco è già al completo e vede accanto a Ready Informatica, con cui un anno fa la società aveva siglato un accordo unico per il nostro Paese, l’ingresso di Allnet.Italia e della divisione a valore di Attiva, il cui ingresso lascia presagire un prossimo allargamento di StorageCraft anche alla piattaforma Mac.

Lato rivenditori, la squadra messa in piedi da Nemeth a meno di quattro mesi dalla sua presa in carico, parla di una trentina di rivenditori e tre MSP che fanno riferimento al distributore R-lay per acquistare le licenze.

«A ottobre – conclude il Channel Account Manager per l’Italia, che vanta un passato anche come It manager in Gruppo Rinascente – annunceremo i contorni del nuovo Partner Program che verrà lanciato a livello mondiale, mentre entro la fine del 2017 puntiamo ad avere un centinaio di partner su tutto il territorio».
Per loro non mancherà supporto tecnico di prevendita, creazione di democenter fisici o virtuali, collaborazione su eventuali bandi di gara, training online gratuiti e l’aiuto di Gionata Frau e Daniele Ricciardi che da Cork, presso l’headquarter europeo in Irlanda, si occupano di fornire supporto inside sales ed engineer, mentre white paper, case study e un canale su YouTube dedicato e in lingua italiana sono già online che aspettano.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php