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Startup protagoniste dell’innovazione nel campo dell’energia pulita

Come afferma Carlo Giorgi, Managing Director Amazon Web Services, le grandi aziende del settore energetico stanno realizzando come l’innovazione sia solo una parte dell’equazione e che una più stretta collaborazione con le startup potrebbe consentire loro di ridurre ulteriormente le proprie emissioni di CO2 e raggiungere l’obiettivo globale dello Net Zero entro il 2050.

Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia (IEA), per poter soddisfare tali obiettivi, una riduzione del 40-50% delle emissioni di carbonio dovrà provenire da tecnologie non ancora impiegate sul mercato, in particolare nei settori che hanno un numero di emissioni potenzialmente alto come: lo shipping, l’aviazione, l’industria chimica e quella pesante.

Il progresso della transizione energetica porta il futuro verso un nuovo scenario, in cui i sistemi energetici saranno più complessi, decentralizzati e faranno affidamento in particolare sulle maggiori interazioni con i partner di sistema. Oltre a offrire un flusso di dati più libero, le partnership nel campo dell’energia pulita dovranno essere in grado di portare nuove idee e spunti.

Gli attori tradizionali e da tempo presenti nel settore energetico – mette in evidenza Carlo Giorgi – si stanno rivolgendo sempre più alle startup per abbracciare questa sfida, rendendosi conto che la co-innovazione e la collaborazione saranno essenziali per progredire e ottenere risultati consistenti nel settore.

L’aumento significativo degli investimenti nell’ultimo anno è un chiaro segnale che qualcosa sta finalmente cambiando. Nella prima metà del 2021, le startup europee dedicate all’energia pulita hanno beneficiato di maggiori finanziamenti di capitale di rischio sia nella fase iniziale che intermedia, rispetto al 2019 e al 2020 messi insieme.

Anche la spesa pubblica è stata più elevata, con i mercati dell’innovazione cleantech che hanno ricevuto una spinta globale, innescata anche dalle ambizioni proposte dalla Conferenza delle Nazioni Unite – COP26.

Ciò che ha attratto le aziende energetiche più tradizionali ad avvicinarsi a delle imprese emergenti è la loro maturità digitale.

La maggior parte delle startup di energia sostenibile utilizza il cloud sin dall’inizio, comprendendone i vantaggi finanziari, ma anche il modo in cui questo permetta una certa scalabilità, velocità, agilità, sicurezza e automazione.

Incoraggiando l’innovazione con startup che fanno del digitale una parte integrante della loro realtà, le grandi aziende del settore energetico hanno l’opportunità di svilupparsi più velocemente.

Con un panorama in costante cambiamento, lo sviluppo di un nuovo ecosistema e la continua esplosione dei dati, la capacità di rispondere a questo fenomeno ed essere digitalmente intelligenti è più importante che mai.

In aggiunta, c’è anche la consapevolezza del valore economico che queste collaborazioni possono portare, spiega Carlo Giorgi.

Si stima che partnership di successo alla ricerca del Net Zero potrebbero creare un mercato delle tecnologie pulite del valore di oltre 1 trilione di dollari all’anno entro il 2050. Una tipologia di mercato guidata dallo sviluppo di elettrolizzatori e combustibili a idrogeno, turbine eoliche, pannelli solari, accumulo di energia a lungo termine, tecnologie di monitoraggio del carbonio e materiali avanzati.

Per poter essere competitivi in questo settore, è essenziale collaborare con startup innovative, come: SmartPulse (Turchia), Flexidao (Spagna) o SmartHelio (Svizzera), che sono solo un esempio di imprese emergenti che stanno già avendo un grosso impatto.

In primis, alcuni cloud provider stanno mettendo a punto dei programmi per stimolare la crescita di coloro che ricercano costantemente innovazione nel campo delle energie pulite e per incoraggiare la collaborazione tra startup e aziende tradizionali del settore.

Ciò consente di co-creare soluzioni per combattere il cambiamento climatico, sviluppare e proporre idee innovative e offrire alle imprese emergenti e alle aziende una prospettiva più ampia e un modo diverso di pensare e vedere il cambiamento.

Un vantaggio per le imprese emergenti è sicuramente la competitività. Questa riguarda non solo il modo creativo con cui affrontano argomenti e sfide chiave del mercato, ma anche di come infrangono e disgregano le strutture organizzative tradizionali. Affrontare un problema con la volontà di sperimentare e correre dei rischi è al centro dell’innovazione.

L’ambiente a livello locale gioca un ruolo importante per lo sviluppo delle startup. Ad esempio, il Medio Oriente sta emergendo oggi come un pool di innovatori e imprenditori. I giovani di età inferiore ai 24 anni rappresentano quasi la metà della popolazione della zona e si prevede che entrino nella fase produttiva da qui al 2040.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno stabilito una visione a lungo termine per capitalizzare efficacemente questa preziosa risorsa umana. Hanno creato un’Autorità federale appositamente per i giovani, promosso gli ecosistemi dell’imprenditoria giovanile e facilitato loro l’accesso ai finanziamenti, per consentire al Paese di raggiungere i suoi obiettivi energetici mantenendo la sua competitività in un mondo in rapida evoluzione.

Carlo Giorgi, Managing Director Amazon Web Services
Carlo Giorgi, Managing Director Amazon Web Services

Il raggiungimento degli obiettivi di riduzione del carbonio non è un viaggio che si può intraprendere da soli, puntualizza Carlo Giorgi. Per questo motivo, la collaborazione e il costante supporto sono fondamentali per ottenere gli ambiziosi risultati di energia pulita prefissati. Verrà quindi richiesto un lavoro efficace da parte degli innovatori al di fuori delle grandi organizzazioni, che porteranno idee fresche e oggettive.

Avere una partnership con delle startup significa anche rafforzare le proprie capacità strategiche organizzative. Mentre le grandi aziende guidano e aiutano le imprese emergenti a scalare i loro modelli di business, dal canto loro, si troveranno a dover lavorare in modo efficace con i loro dipendenti più innovativi per trasferire nuove idee, prospettive imparziali e competenze dalle imprese emergenti alle loro organizzazioni. È essenziale comprendere la gestione e il ritmo di lavoro delle piccole realtà e insieme a loro assimilarne l’intero processo.

Qualunque sia la situazione, ottenere un vantaggio competitivo in questa nuova era energetica sarà senza dubbio una sfida scoraggiante per le imprese. Per raggiungere un tale obiettivo, è essenziale che i leader stabiliscano un primo traguardo che costringa la loro organizzazione a evolversi più velocemente di quanto avrebbe fatto tradizionalmente.

Stabilire delle partnership strategiche con le startup, supportarne la crescita pur continuando a lavorare con loro e venire ispirati dal loro modus operandi – conclude Carlo Giorgi –, rimarrà uno dei metodi più promettenti per accedere a soluzioni di energia pulita di cui il Pianeta necessita e raggiungere il fine di emissioni nette pari a zero.

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