Spazio al finance in Emc Italia

Varata da poco la divisione Financial Services and Insurance. Ne parliamo con il district sales manager Marco Fanizzi.

Più spazio ai servizi e attenzione a mercati verticali di primario peso per il business. In estrema sintesi, si può così riassumere l’attuale focus aziendale di Emc Italia e inquadrare la recente creazione della nuova divisione Fsi (Financial Services and Insurance), appunto dedicata a un supporto più ravvicinato sui grandi clienti del mondo finanziario.

La riorganizzazione più complessiva della filiale nazionale del big dello storage è partita da Roma già verso la fine del 2008, ma dall’inizio di quest’anno si è estesa anche ai distretti del Nord, soprattutto con l’intenzione di mettere risorse a disposizione dei clienti più significativi in alcuni settori verticali e accrescere così la qualità e la competenza del supporto. Dalla Pubblica amministrazione e dall’enterprise (già diviso fra area Nord e Sud), si è così arrivati al mondo finanziario: “Si tratta di un comparto che rappresenta circa il 25% della spesa informatica e, dunque, a nostro avviso, meritava un’attenzione specifica – spiega Marco Fanizzi, district sales manager Fsi –. Ecco perché abbiamo creato un team virtuale dedicato composto da quindici persone”.

Emc vanta una presenza storicamente forte nel mondo bancario, soprattutto nel campo della nella gestione del ciclo di vita del dato, che spazia dal document e content management, fino al disaster recovery, tanto negli ambienti mainframe che in quelli open. “Nel tempo – riprende Fanizzi – abbiamo rafforzato la nostra proposta con sviluppi interni e acquisizioni. Oggi siamo contiamo su un ottimo allineamento fra le esigenze esposte dal mercato e le soluzioni che possiamo mettere a disposizione. Mi riferisco all’integrazione, per esempio, di Documentum per il content management o di Data Domain per l’archiviazione e deduplica”.

L’obiettivo principale della divisione Fsi è portare la tradizionale gestione fisica dei dati verso il mondo virtualizzato. In quest’ottica assume notevole rilevanza anche il varo del Virtual Computing Environment (Vce), che Emc ha messo a punto insieme a Cisco, Intel e VmWare, proprio per rendere disponibile una gestione dei dati in una private cloud.
“L’obiettivo per noi è proporre alle banche e alle assicurazioni soluzioni pratiche per poter ridurre i costi, innovando allo stesso tempo”, specifica Fanizzi. Nei settori tradizionalmente forti per Emc, come la gestione documentale e la deduplica dei dati, l’obiettivo è ampliare lo spettro, ad esempio semplificando i processi per sostenere meglio lo sviluppo della multicanalità nelle banche. Ma l’intenzione del vendor è anche introdursi in ambiti fin qui appannaggio di Ibm (che controlla con i mainframe i sistemi informativi di molte realtà del finance), puntando sulla standardizzazione.

La creazione della Fsi risponde a un più generale aumento del peso dei servizi in Emc Italia, oggi già in grado di produrre il 25% del business complessivo. “Consulenza, integrazione e servizi gestiti sono i tre ambiti sui quali ci focalizziamo – illustra Lorenzo Lumassi, global services director di Emc Italia –. Vogliamo far capire al mercato che non siamo solo fornitori di tecnologia, ma possiamo supportare i clienti nella soluzione di problematiche legate a temi come la virtualizzazione, il content management o la sicurezza”.

Questo non vuol dire che Emc si stia trasformando in un’azienda di consulenza pura. Anzi, proprio per contenere l’ambito d’azione sui fronti coperti direttamente con le proprie tecnologie, l’azienda ha siglato un accordo con Accenture, che svolge il ruolo del service provider a livello di disegno dei processi.

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