L’annuncio sarà fatto il 15 novembre, ma l’Os sarà disponibile dopo. Anche la versione open source è in ritardo. Calcolato.
P>Ufficialmente la data di presentazione di Solaris 10, il nuovo sistema operativo di Sun, come annunciato su queste pagine, è quella del 15 novembre.
Ma da qui a dire che l’Osa sarà disponibile dal 16 del mese, ce ne corre.
Così come la tanto attesa versione open source dello storico sistema della casa californiana dovrà essere atteso ancora per un po’.
Questo è quanto emerge dalle ultime posizioni prese dal management della società all’avvicinarsi della data di annuncio.
Cominciamo con Solaris 10.
Il sistema operativo sarà presentato il 15, ma sarà disponibile per la fine dell’anno. Un mesetto, o poco più, necessario alla definitiva messa a punto, in modo che possa essere preso, montato e girare. Senza problemi.
Un po’ di più (qualche mese) bisognerà aspettare la versione open di Solaris.
Qui i motivi sono determinati dal “team” di sviluppo e dalla sua composizione.
Stanno lavorando alla versione opensource di Solaris, decisa da Sun per aumentare la presa sul mercato del sistema operativo, 40 persone della casa californiana e 30 esterne, prese dalla comunità.
E non è tanto il coordinamento del loro lavoro a generare freni (anche se un certo peso lo ha) quanto le limitazioni intrinseche all’agire che inevitabilmente propone Solaris.
Come quella legata al firewall del sistema operativo. Là dentro ci sono parti di software Ip che non sono proprietà di Sun, ma realizzate da terze parti, delle quali bisogna verificare la volontà di aprire il sofware. Dato che possono anche dire di no, il problema va aggirato. E questo richiede tempo.
Il Coo di Sun, Jonathan Schwartz si è comunque detto ottimista: se tempo bisogna aspettare per vedere Solaris “open”, non sarà speso invano, dato che, anche qui, Sun vuole mettere in mano alla comunità qualcosa di funzionante tout court, senza freni operativi.
