Softpeople aumenta del 20%

La società si soluzioni e servizi Ict ha realizzato un fatturato 2003 di 53 milioni di euro, frutto di una crescita interna.

28 aprile 2004

Gli ultimi risultati di bilancio di Softpeople (società italiana di soluzioni e servizi nell’Ict) confermano che si è dimostrato vincente il modello di business adottato dal presidente e fondatore, Luciano Marini.


Dopo essere cresciuta a ritmi serrati grazie anche a tutta una serie di acquisizioni di realtà nazionali (22, che oggi sono diventate business unit), Softpeople ha chiuso il 2003 con un fatturato di 53 milioni di euro, pari a un incremento del 20% sul 2002, realizzato però questa volta per la quasi totalità con una crescita interna.


Marini, infatti, afferma che nell’ultimo esercizio la società ha voluto consolidare quanto acquisito negli anni precedenti e rioganizzare l’approccio al mercato che oggi si concretizza nella consulenza, la sistem integration, l’outsourcing e la formazione e che si articola in un’offerta rivolta a quattro macro aree: enterprise solution, infrastruttura It e sicurezza, Web e comunicazione, call & contact centre.


Convinto che l’approccio impenditoriale debba essere quello di stare sempre più vicino al cliente e ascoltare le sue esigenze per poi tradurle nelle soluzioni tecnologiche per lui più adatte, avendo particolare attenzione ai costi, perché le aziende non si possono più permettere inutili sovrastrutture, Marini a livello interno ha organizzato Softpeople con una visione unitaria del business, ma specializzata per settore, indipendente dai vari fornitori ma con con molte partnership.


La società oggi conta solo su soci privati, il che consente, secondo il presidente, una certa flessibilità nella gestione e nella rapidità decisionale, ma coinvolge anche il management direttamente nell’azionariato, per stimolarlo a conseguire i migliori risultati.


Le business unit, 22, come prima accennato, sono autonome e indipendenti nelle decisioni che riguardano le loro attività, mentre centralmente Softpeople fornisce il supporto relativo all’organizzazione, gestione del personale, marketing, comunicazione, affari legali, finanza e controllo di gestione.


Marini nel sottolineare che la crescita conseguita da Softpeople ha ancora più valore se si considera che ha operato in mercato molto depresso, come quello dei servizi, che nel 2003 ha registrato un -4% (Fonte Assinform/NetConsulting), si è detto fiducioso di poter raggiungere a fine anno un fatturato di 70 milioni di euro, che dovrebbero diventare 88 nel 2005 e 108 nel 2006.


In questi ultimi due anni è previsto anche il contributo di una crescita esogena (acquisizioni) che inciderà per l’11% e il 13% rispettivamente.


Di pari passo con il fatturato crescerà anche il numero delle unità lavorative che da 650 del 2003 dovrebbero salire a 800. Per il momento la società già registra un primo trimestre da boom, avendo visto aumentare il fatturato del 41%, dato però che si confronta con un trimestre 2003 abbastanza sottotono.


Per raggiungere la crescita prevista nei prossimi tre anni Softpeople punta in particolar modo sui 25 major account, da cui si attende il 65% del fatturato, ma guarda anche alle Pmi (dai 50 milioni in su), per le quali ha formalizzato un’offerta completa di soluzioni e servizi specializzati, a iniziare dagli Erp dove oltre a Navision, sta guardando con attenzione anche alle nuove soluzioni di Sap (come BusinessOne) o di Oracle.

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