Soa e Web service, l’elastico del mercato

Idc preconizza un roseo futuro per le architetture orientate ai servizi e per il mercato connesso dei servizi Web.

4 giugno 2004

Un recente rapporto di Idc fissa a quota 11 miliardi di dollari il valore del mercato dei Web service per il 2008.


Motivo essenziale della decuplicazione in quattro anni di un fenomeno che nel 2003 è valso 1,1 miliardi di dollari sono le attività di integrazione applicativa orientata al Roi che le aziende implementeranno.


Ciò nonostante il mercato viene considerato conservativo, dominato da una sorta di attendismo, conseguenza del non ancora chiaro inquadramento nel contesto delle Service oriented architecture.


E proprio per il mercato, allargato, delle Soa, Idc stima un valore nettamente superiore, per giunta per il 2007, nel quale fa confluire, però, anche l’hardware connesso: 21 miliardi di dollari.


Tutto ciò spiega il momento divulgativo che caratterizza le attività di quelli che sono ritenuti i maggiori pretendenti allo scettro del settore dei Web service: Bea, Ibm e Microsoft. Soprattutto la prima, ma anche la seconda e, con gradualità la terza, si stanno avvicendando sui podi delle convention per declamare e spiegare il valore e il senso del passaggio a un’architettura orientata ai servizi.


Ma anche Computer Associates, secondo Idc sarà della partita, così come la pletora di piccoli vendor, probabilmente destinati a una sollecita incorporazione da parte dei “pesci grossi”.


Actional, Amber Point, Cape Clear, Infravio, Grand Central, Systinet, sono tutti fornitori di tecnologia che va dai servizi Web alle Soa, dalla gestione dei metadati alle funzionalità di integrazione e monitoring.


E’ dunque in questo contesto che vanno inquadrate notizie di cronaca come quella che racconta dell’acquisizione di InnerAccess Technologies, fornitore di sistemi per integrare i Web service su architetture mainframe, da parte di Neon Systems.


L’acquisizione, quindi, porterà nella linea di prodotti Shadow di Neon delle interfacce di servizi Web per gli host e consentirà alla società di implementare un’iniziativa Soa per il riutilizzo delle applicazioni legacy.


E fa parte dello stesso quadro l’altra notizia del giorno, quella riguardante WebMethods, che ha aggiornato la propria piattaforma di integrazione abilitando il middleware di messaging alle Soa.


In tal modo la Enterprise Service Platform della società della Virginia vuole creare un ponte fra le attuali attività di integrazione e quelle evolute, senza quindi creare una soluzione di continuità.


Per far ciò unisce l’infrastruttura di message brokering esistente con i tool per sviluppare le Soa, Fabric.

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