Siti Internet, la privacy prima di tutto

Cresce, secondo la Progress and Freedom Foundation statunitense, la propensione dei siti Web commerciali a collezionare sempre meno informazioni personali sui propri visitatori e a fornire loro strumenti di controllo adeguati

Secondo quanto rilevato dalla Progress and Freedom
Foundation (Pff) i diritti dei visitatori che si recano su un sito Web, e ai
quali vengono domandati nome, cognome, numero di telefono e altre informazioni
di carattere personale, saranno sempre più tutelati dalla legge. A tale
scopo, numerosi siti stanno correndo ai ripari in tutto il mondo introducendo formule sicure per
assicurare la massima tutela della privacy dei propri utenti, anche tramite l’utilizzo di nuove tecnologie. Ciò nonostante, sono ancora pochi i siti che permettono agli utenti di
controllare direttamente la metodologia con la quale i propri dati personali
rilasciati vengono utilizzati in seguito.
Ma benché non si tratti di un
problema di poco rilievo, quanto emerso dall’analisi condotta dalla Pff stride
con l’atteggiamento diffuso, da parte dei marketing manager delle aziende,
secondo cui, al giorno d’oggi, è d’importanza fondamentale conoscere il proprio
utente per fornire, specie sulla Rete, prodotti e servizi sempre più
personalizzati.
Regolamentata la questione dei cookie – tecnologia utilizzata
per monitorare il comportamento dei visitatori sul Web – il punto nodale della
questione, secondo la Federal Trade Commission è ora la tutela della privacy
degli utenti allo scopo di migliorare la loro confidenza con il mezzo Internet.

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