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La sicurezza delle reti 5G e il ruolo dei service provider

Il passaggio alle reti 5G per la connettività mobile Internet non accadrà all’istante, ma avverrà  nel corso dei prossimi anni.

Per Sean Duca, Vice President, Regional Chief Security Officer, Asia Pacific and Japan di Palo Alto Networks è il momento di porsi adesso le domande fondamentali sulla sicurezza del 5G, in particolare, sul ruolo che dovrebbero avere i service provider per rendere le reti 5G le più sicure possibili.

Nelle reti 5G, ogni dispositivo può raggiungere la velocità potenziale di 100 Mb al secondo. Questo finirà per rendere possibile un’innovazione esplosiva, consentendo una connettività universale per tutto – tra uomo e uomo, tra uomo e macchina, tra macchina e macchina. I veicoli autonomi funzioneranno davvero, e le operazioni chirurgiche remote diventeranno realtà.

Sean Duca, Vice President, Regional Chief Security Officer, Asia Pacific and Japan di Palo Alto Networks

451 Research in tema di reti 5G dice che cambieranno “radicalmente i modelli tecnologici e di business del mercato delle telecomunicazioni mobili. Oltre a ciò, in molti prevedono che il 5G si rivelerà un passaggio fondamentale nell’evoluzione globale dell’IT, influenzando praticamente ogni aspetto del mercato e della società”.

Ma cosa succederà alla sicurezza? Con una connettività universale e un’ampiezza di banda virtualmente illimitata, cosa posiamo fare per massimizzare le protezioni?

Secondo Duca le reti 5G non creeranno solamente opportunità avanzate per aziende, governi e altre organizzazioni; metteranno a disposizione anche dei loro avversari un’importante piattaforma di innovazione – senza contare una superficie di attacco che crescerà in maniera esponenziale.

Nello scenario ancora inesplorato delle reti 5G, spetta ai fornitori di telecomunicazioni che stanno creando queste reti farsi avanti. È anche ora che gli enti regolatori governativi spingano i service provider a farlo. Non tra due o tre anni, quando le implementazioni man mano aumenteranno, ma ora, quando le reti si trovano in fase di costruzioni ed è possibile dotarle di protezioni adeguate.

Il ruolo centrale dei service provider nelle reti 5G

Se in passato ai service provider non è stato richiesto di prendersi il compito di rendere sicure le autostrade dei dati che offrono, perché dovrebbero farlo ora, si chiede Duca? Fondamentalmente, per tre motivi.

Il primo è perché possono: i provider hanno a disposizione la tecnologia per poter analizzare all’istante tutto ciò che attraversa la loro rete, in modo da poter bloccare il traffico sospetto quando e dove sia necessario farlo. Le reti 5G si basano sul software, motivo per cui la sicurezza può essere implementata in modi differenti rispetto alle generazioni precedenti.

Il secondo è perché dovrebbero: le reti 5G diventeranno rapidamente una parte vitale di tutto ciò che facciamo. Saremo dipendenti da questi sistemi, per cui è saggio che non tocchi ai singoli utenti dover pensare ala loro sicurezza ogni volta che accedono a questi. Dovranno comunque farlo, ma almeno cerchiamo di rendere loro la vita più semplice e sicura.

Il terzo è perché spetta ai leader prendersi la responsabilità: con ogni probabilità, CEO o CIO si troveranno a puntare molto sul 5G, creando modelli di business che dipenderanno dalla velocità, dall’affidabilità e dalla disponibilità di queste reti. Per questo motivo, potrebbero e dovrebbero chiedere un accesso pulito a Internet, privo di malware pericoloso e problemi di sicurezza. Nessuno può permettersi di mettere a rischio applicazioni, workload o dati.

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