Sia-Ssb, così la fusione

Approvato il progetto che creerà uno dei primi operatori europei di sistemi di pagamento. Fusione effettiva dal prossimo primo gennaio.

I CdA di Sia (Società Interbancaria per l’Automazione) e di Ssb (Società per i Servizi Bancari) hanno approvato le linee guida del progetto di fusione delle due società, teso a dar vita a uno dei principali gruppi europei operanti nel settore del processing delle carte e dei sistemi di pagamento.

Gli obiettivi della risultante dalla fusione fissati dai CdA, infatti, fanno tutti riferimento a uno scenario continentale, sia in termini di consolidamento, sia di espansione.

L’operazione avverrà con un rapporto di cambio determinato in 5 nuove azioni Ssb per 2 azioni Sia possedute. I primi dieci azionisti del gruppo sono, nell’ordine, Banca Ingtesa (16,6%), SanPaolo-Imi (12,4%), Unicredito (10,9%) e, a seguire, Capitalia, Mps, Credem, Bnl, Telecom, Banco Popolare Verona e Novara, Banca Sella.

L’assetto organizzativo prevede una capogruppo e le controllate Kedrios, Perago, Ra Computer, Sinsys e Tsp.

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