La trimestrale mostra segni di miglioramento, ma per l’intero esercizio la società registra la peggiore perdita della storia europea
10 marzo 2003 Il taglio degli investimenti, la
riduzione di 55.000 posti di lavoro e altre operazioni di natura finanziaria
hanno consentito a Deutsche Telekom di ridurre le perdite nel
quarto trimestre, portandole dai 2,5 miliardi di euro dell’anno scorso agli
attuali 100 milioni. Va però detto che per l’intero esercizio 2002 la società ha
messo a segno una perdita di 24,6 miliardi, la peggiore nella
storia europea.
Il nuovo chief executive Kai-Uwe Ricke, insediatosi lo
scorso mese di novembre, si è posto l’obiettivo di ridurre l’indebitamento fin
qui accumulato (pari a 61,1 miliardi) a circa 52 miliardi di euro entro la fine
dell’anno.
Quanto al fatturato, ha registrato un incremento dell’11% a 53,7
miliardi di euro.
Per raggiungere gli obiettivi prefissi, Ricke sta
procedendo a graduali cessioni di attività: finora ha venduto sei reti
televisive via cavo per 1,73 miliardi di euro e altre sono in programma.





