Si avvicina WebSphere Application Server 6

La nuova versione del motore di middleware di Big Blue sarà più autonomico e pronto alle Service oriented architecture.

6 ottobre 2004

Ibm ha rilasciato ulteriori dettagli su quello che è stato definito il maggiore aggiornamento della linea di soluzioni WebSphere, l’Application Server 6 (Was), da due anni a questa parte.


Disponibile entro la fine dell’anno, il nuovo application server punterà essenzialmente a diventare il più possibile uno strumento da business continuity, portando il tempo di downtime da una questione di minuti a esserne una di secondi.


L’innovazione trae motivazioni molto “americane”.


Parlandone, infatti, il responsabile marketing di WebSphere, Bob Sutor, ha fatto ampi riferimenti a eventi come i tornado o gli uragani per esemplificare il senso di protezione della continuità di lavoro (in ambito come quello finanziario, in cui l’incidenza delle transazioni è totale) a cui punta la nuova versione dell’application server di Big Blue.


Per garantire ciò, Was 6 si ispira ai principi della tecnologia autonomica, ovvero fa propri i meccanismi intelligenti di gestione, configurazione e autoriparazione.


Esemplificando, in caso di un downtime della macchina su cui risiede, Was 6 ridirige i dati a un server di fail over all’interno dello stesso contesto di data center oppure, tramite Ip, a una sede remota.


Le altre innovazioni concernono un nuovo ambiente grafico che automatizza alcune operazioni di sviluppo e il supporto di servizi Web e delle architetture Soa, in particolare con la specifica Ws-Security, che autentica la comunicazione fra Web service, Ws-Transactions, che verifica l’effettivo buon fine di un servizio e incorporando il Ws-I Basic Profile (Web Services Interoperability).

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