Si alza il sipario su CaWorld 2002

Ha aperto i battenti a Orlando (Florida) l’edizione 2002 di CaWorld. Oltre 400 giornalisti e analisti presenti, in rappresentanza di 47 nazioni, e oltre 10mila i visitatori attesi. Web service, universo wireless, sicurezza e storage i pilastri delle nuove iniziative.

Si è aperta ufficialmente a Orlando (Florida), l’annuale user conference di Computer Associates. La societá di Islandia ha fatto il punto sugli ultimi mesi di attività e ha delineato i cardini della strategia dei prossimi anni. Il management, in un incontro con la stampa, ha chiarito come l’azienda si stia focalizzando sempre più su Web service, universo wireless, storage e sicurezza.

I servizi Web, nell’ottica di Ca, sono un aspetto che investe, in modo orizzontale, tutta l’offerta. “Il nostro posizionamento in questa realtá – ha chiarito Tarkan Maner, Vice President Corporate Marketing di Computer Associates – prevede un approccio in due fasi. La prima contempla la creazione di applicazioni orientate ai servizi Internet, con l’integrazione di funzionalitá di modeling delle applicazioni, change management e gestione dei processi. Questo livello rappresenta l’attuale stato dell’arte della tecnologia non solo nostra ma anche dei nostri concorrenti. La seconda fase, per quello che ci riguarda, sará orientata alla creazione e distribuzione di servizi Web che garantiscano elevati livelli di sicurezza, gestibilità e la più ampia diffusione, attraverso il nostro middleware Unicenter e tutti gli altri brand dell’azienda”. In pratica, al momento l’azienda sembra focalizzarsi in modo deciso sul porting e la traduzione in ambienti Web delle applicazioni che risiedono sui sistemi legacy delle aziende. Quando e se il mercato si dimostrerà pronto a cogliere le sfide dei Web service Ca si dice pronta a supportare la piena integrazione di questa filosofia, gestendo l’intero ciclo di sviluppo e diffusione delle applicazioni “aperte”. “Questo sarà possibile – ha ribadito Sanjay Kumar, presidente e Ceo di Computer Associates – non solo grazie allo strumento di sviluppo Allfusion ma in virtù di una completa reingegnerizzazione di tutti i nostri prodotti, rivisti dell’ottica della massima apertura e supporto di ambienti di sviluppo eterogenei, non solo .Net e Java ma anche Linux”.

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