Sharp punta sull’outsourcing

Per incrementare i ricavi e arginare le perdite registrate a causa del crollo dei prezzi dei display a cristalli liquidi e dei chip di memoria flash, il produttore nipponico produrrà telefoni cellulari e videocamere digitali per conto di terzi

La risposta di Sharp all’attuale crisi che ha colpito anche il proprio mercato di riferimento potrebbe passare per la
produzione di apparecchiature mobile e videocamere digitali per conto di terze
società.

Il vendor giapponese, che produce già da tempo condizionatori
d’aria e forni microonde in outsourcing, ha come obiettivo quello di
incrementare i propri ricavi in ambito consumer e di arginare le perdite
registrate a causa del crollo dei prezzi dei display a cristalli liquidi e dei
chip di memoria flash.

Solo nella prima metà di quest’anno infatti i
ricavi netti di Sharp sarebbero scesi a 16 miliardi di yen, circa 136 milioni di
dollari, il 16% in meno rispetto ai risultati registrati un anno fa.

La
scelta, accolta positivamente dagli analisti di mercato, non dovrebbe far
sentire i propri effetti se non prima della prossima primavera. Per quella data
le vendite degli schermi televisivi e dei telefoni cellulari dovrebbero,
l’una triplicare fino a raggiungere i 71,6 miliardi di yen, l’altra aumentare
del 36% e attestarsi intorno ai 183,6 miliardi di yen.


 

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