SharePoint diventa più “furbo”

Le nuove versioni di SharePoint Portal Server e di SharePoint Team Services, i portali di intelligenza distribuita di casa Microsoft, integreranno funzionalità che permetteranno una più precisa profilazione degli utenti.

Le future vesioni di Microsoft SharePoint Portal Server (Sps) e del fratello SharePoint Team Services (Spts) puntano a diventare ancora più “furbe”. Microsoft sta lavorando su una nuova interfaccia utente per questi due prodotti. Le cosiddette Smart Pages utilizzeranno i dati di profilazione forniti dagli utenti per popolare le applicazioni eseguite dentro al “contenitore” del portale. In questo modo, gli utilizzatori non saranno costretti a reimmettere sempre gli stessi dati ma potranno condividere un unico input tra diversi applicativi. I dati andranno ad “autocompletare” i campi appropriati. Le Smart Pages fungeranno inoltre, sia per Sps, sia per Spts, da motore di rendering condiviso tra molteplici componenti Web, o “portlet”. Riassumendo tutte queste caratteristiche, la responsabile di prodotto Trina Seinfeld afferma che SharePoint diventa, in pratica, la vera piattaforma .Net per i lavoratori della conoscenza. Sps, versione pacchettizzata della tecnologia di “cruscotto digitale” annunciata già tre anni fa da Microsoft, è stata rilasciata la prima volta nel maggio del 2001. Sps funziona in parte come portale e, in parte, come gestore di documenti, ma anche come motore di ricerca. Gli Spts rappresentano, invece, i servizi di collaborazione e comunicazione di squadra che oggi sono integrati in Office Xp, Front Page e Project Server. Dal prossimo anno, gli stessi servizi saranno disponibili come add on anche per altri prodotti Microsoft, incluso il futuro Windows .Net Server. La data di rilascio del prossimo SharePoint Portal Server è prevista per la metà del 2003 ma nel frattempo Microsoft avrà parecchio da fare, conclude la Seinfeld. Un primo obiettivo è l’integrazione delle due versioni del prodotto, in modo che gli utenti li percepiscano come un’unica entità. In secondo luogo, Microsoft vuole integrare parte delle tecnologie di Sps nella cornice di riferimento costituita da .Net Framework, oltre a rendere Sps eseguibile “on-top”, sullo stesso framework. Una mossa che, secondo alcuni, non contribuirebbe però a migliorare il rendimento di un prodotto giudicato non troppo performante. Oltre a spingere a favore di un’evoluzione di SharePoint come contenitore di Web service, Microsoft intende fornire componenti SharePoint .Net compatibili. In terza battuta, si vuole pervenire a una stretta integrazione tra SharePoint e gli altri Enterprise Servers di .Net. Secondo alcune voci, Sps entrerà a far parte di un bundle per il business online chiamato in codice “Jupiter”.

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