Servizi: si raddoppia con l’Oriente in testa

Lo dice una ricerca commissionata da Ariba. Motore della crescita, manco a dirlo, sarebbe la Cina dalla quale arriverà oltre il 45% del volume di beni e servizi da oggi al 2010

Gennaio 2006, Secondo una ricerca svolta dal Supply Management Institute,
da qui al 2010 i beni e servizi acquistati nei Paesi a basso costo saranno
più che raddoppiati. La ricerca pubblicata da Ariba in collaborazione
con il suddetto istituto si è basata su interviste a 200 direttori
acquisti delle più grandi società europee: «Si
valuta che oltre il 45% del volume di beni e servizi arriveranno in particolare
dalla Cina da qui al 2010. Oggi la Cina registra il più grande
volume di acquisti
– spiega Gerard Dahan, marketing
director Southern Europe di Ariba – con più del 25% sul totale.
Si tratta di beni e servizi a basso costo, ma dalla qualità soddisfacente»
.
La ricerca precisa che nel corso dei prossimi cinque anni la quantità
di beni acquistati dai Paesi a basso costo crescerà del 70%, mentre
gli acquisti dei servizi aumenteranno del 64 per cento. Come citato dal
manager di Ariba è la Cina il Paese leader nella classifica dei
fornitori di merci e dunque diventerà il Paese più importante
nel sourcing di materiali diretti a partire dal 2010 superando l’Italia
e i suoi vicini europei.

Ma lo studio sottolinea anche i rischi legati a queste attività,
derivanti soprattutto dall’instabilità politica e dalla criminalità/corruzione
che affliggono tali Paesi. Forse è anche per questi motivi che
solo il 25% delle imprese che operano con fornitori di beni e servizi
a basso costo ha effettivamente sviluppato qualche forma di collaborazione
stretta.
«Come Ariba – prosegue Dahan – offriamo consulenza
legale per chi ha interesse ad aprire uffici acquisti presso i Paesi emergenti.
Siamo, cioè, in grado di occuparci degli aspetti legali per Paesi
come la Cina, ma anche l’India, i Paesi dell’Est Europa, il Sud America.
Attraverso questi siti si può garantire alle aziende italiane una
conoscenza specifica del mercato locale e dei fornitori stessi; inoltre,
il nostro compito comprende anche quello di qualificare i fornitori, secondo
i modelli che ci richiedono le aziende nostre clienti»
.

La ricerca, infine, mette in evidenza lo scarso livello di conoscenza
delle problematiche legate a questo fenomeno. Oltre il 65% degli intervistati
ritiene di non possedere una conoscenza elevata in merito allo sviluppo
di una strategia sul sourcing dei Paesi fornitori a basso costo e solo
il 25% dispone di conoscenze elevate su questioni relative al commercio
con questi Paesi, come l’economia o la politica.

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