Servizi end to end nel mondo Deloitte Xbs

Le competenze vanno dal ridisegno dei processi e l’implementazione del sistema alle componenti di system e application management

Deloitte eXtended Business Services (Xbs) è nata all’interno di Deloitte Consulting, ma dal momento che negli ultimi anni è cresciuta in modo considerevole, nel 2008 è stata resa completamente indipendente per consentirle di giocare un ruolo di primo piano in ambito servizi di Information technology. Tra le due società, naturalmente, prosegue una attiva collaborazione, dal momento che Deloitte Consulting offre servizi di revisione dei processi i quali, affiancati alle competenze tecnologiche di Xbs, in ambito implementazione e supporto dei sistemi, consentono ai clienti di godere di un’offerta multidisciplinare end to end. «E questo avviene non soltanto con la Consulting ma anche con le altre function della Deloitte, come per esempio Tax, che si occupa di consulenza fiscale – ci spiega in questa intervista Luca Pirovano, amministratore delegato di Deloitte eXtended Business Services in Italia -. La possibilità di poter contare su un approccio di coordinamento e sinergia tra i nostri servizi e quelli della consulenza fiscale, ci consente di offrire ai nostri clienti servizi di implementazione in tutti i paesi del mondo, tenendo in debita considerazione le diverse localizzazioni fiscali, cioè tutte quelle specificità che ogni paese ha e che è importante conoscere e tradurre all’interno di tutti i sistemi informatici e in particolare di un Erp come Sap».

A questo proposito, il manager sottolinea che la filiale italiana è la seconda, tra le Deloitte che ci sono nel mondo, ad aver ottenuto il riconoscimento di Var di Sap, per cui può venderne le licenze per il midmarket (realtà sotto i 500 milioni di fatturato), non solo in Italia ma anche in Europa. «Il fattore che ci distingue – prosegue Pirovano – è che noi possiamo offrire l’end to end: dal ridisegno dei processi e l’implementazione del sistema fino alle componenti di system e application management. E, grazie alla nostra presenza capillare, in quanto Xbs ha oltre 12.000 dipendenti a livello worldwide, abbiamo la possibilità di poter implementare il sistema e localizzarlo in tutti i paesi e, non ultimo, di supportarlo nel tempo, perché abbiamo dei centri di competenza che sono designati solo sul supporto post-go-live. E questo non solo per i large enterprise ma anche per le aziende medio-piccole».

«Noi siamo anche in grado di “rappresentare” il sistema informativo del cliente – interviene a sua volta Mariano Thiella, partner di Deloitte -. Se un’azienda è molto piccola, focalizzata sul core business, tende a identificare l’informatica come una commodity, per cui noi possiamo offrire oltre alla vendita del prodotto, anche la gestione, l’implementazione e la potenza elaborativa necessaria per svolgere l’attività core in modo agile. Il che significa che il cliente non si deve preoccupare del sistema informativo in sé, perché pensiamo a tutto noi e quindi gli eroghiamo il servizio secondo i livelli concordati».

«Tra i clienti che hanno già implementato Sap, – spiega Pirovano – è sentita la necessità di ottenere il ritorno degli investimenti fatti e una delle strategie per ottenerlo è rappresentata dall’implementazione della Business intelligence, fondamentale perché in momenti di crisi come questo, il top management deve riuscire a interpretare i dati all’interno del sistema informativo. Quindi serve la creazione di cruscotti, attraverso i quali è possibile capire l’andamento aziendale e, soprattutto, quali sono le aree che possono essere efficientate. Una volta individuate, si può agire sui processi, ridisegnandoli per ottenere efficienza e riduzione dei costi e, non ultimo, continuare a monitorare la soluzione, con key performance indicator, utilizzati nella Bi, per essere certi che gli interventi fatti sui processi portino effettivamente i risparmi attesi. Oltre alla Bi, altri interventi richiesti sono quelli di roll out all’estero. Infatti, molti clienti che hanno implementato Sap in Italia, sempre per un motivo di efficientamento dei costi, vogliono implementarlo anche nelle filiali estere, per avere quella visione dettagliata che solo un Sap integrato può dare».

Naturalmente una delle fasi più complesse è quella della localizzazione delle note fiscali, che una volta applicate, poi vanno seguite nel tempo perché cambiano frequentemente. E in queste situazioni per Xbs gioca un ruolo importante poter contare sulla collaborazione delle persone che lavorano nelle filiali all’estero, perché possono supportare i team di lavoro italiani con la conoscenza delle regole locali.

Un altro tema tecnologico che sta entrando nel quotidiano aziendale e che Deloitte sta affrontando da tempo è la virtualizzazione «un concetto molto importante per quelle aziende internazionali che hanno bisogno di omogeneità – osserva Thiella -. Infatti è necessario che ogni informazione assuma lo stesso significato nelle varie country, per cui un grosso lavoro che può essere fatto da un’azienda come la nostra, che ha un approccio unico allo sviluppo e alla manutenzione, è quello di elaborare le informazioni e renderle fruibili nello stesso modo in tutte le aree dove si trova a operare il nostro cliente. Per fare questo, Deloitte ha scelto di dotarsi di centri propri di competenza applicativa sistemistica e di sviluppo, nei quali inserisce persone che siano in grado di garantire un continuo improvement del cliente finale conoscendo le peculiarietà e le norme del luogo. Abbiamo strutturato questi centri in ogni country, ben 140, specializzando invece alcuni centri nel supporto globale e che fanno da back office. In particolare, in India abbiamo persone che hanno una grande competenza su Sap, sia dal punto di vista dello sviluppo Abap che del customing, che all’evenienza intervengono per conto delle singole country sui progetti e sui servizi che sviluppiamo. Virtualizzare non solo le informazioni ma anche le infrastrutture, soprattutto per aziende che hanno un certo tipo di dimensione, per incrementare la flessibilità. Deloitte, possiede una rete interna, con dei nodi di erogazione di potenza, già disponibile al cliente, che così può, immediatamente, usufruire di erogazione di potenza e di servizi che possono essere offerti secondo varie clausole misurabili e quantificabili ad esempio sulla base di ticket».

«Questo concetto del ticket – chiarisce Pirovano – l’abbiamo adottato soprattutto con i 400 clienti che ancora utilizzano J.D. Edwards. Infatti, abbiamo un team di esperti che offre un servizio di Application management remotizzato con la modalità on demand, quindi con il concetto del ticket. Non chiediamo ai clienti di firmare contratti triennali di application management, ma possiamo erogare il servizio a seconda delle esigenze che hanno di volta in volta e prevediamo che questo approccio crescerà significativamente nei prossimi due anni».

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