Home Software Sviluppo Serverless: in arrivo Xata, il database per gli ambienti low code

Serverless: in arrivo Xata, il database per gli ambienti low code

La startup Xata ha sviluppato un servizio database serverless descritto come una combinazione di un database relazionale, un analytics engine e un motore di ricerca a testo libero.

Xata è il compagno ideale per Jamstack e per piattaforme come Netlify e Vercel, mette in evidenza il team di sviluppo.

Il tutto, dietro un’unica API e un’interfaccia utente simile a un foglio di calcolo, fatta per funzionare con il proprio flusso di lavoro di sviluppo.

Il prodotto non è stato ancora rilasciato, poiché è in fase di sviluppo. La startup ha però voluto condividere su cosa sta lavorando il team di sviluppo. Oltre a rendere noto di aver raccolto 5 milioni di dollari di finanziamenti, in un round guidato da Index Ventures.

Serverless database Xata

Secondo Xata, i database oggi sono ancora troppo complicati e lasciano allo sviluppatore troppe cose di cui preoccuparsi.

Anche con i servizi di database gestiti offerti dai grandi cloud provider, gli sviluppatori devono ancora preoccuparsi di cose come: manutenzione e tempi di inattività per gli aggiornamenti di sicurezza; configurazione di nodi/istanze, replica e scalabilità; replica dei dati in un diverso motore di analisi o di ricerca; caching; monitoraggio; controlli di accesso e tanto altro, tra cui interagire con interfacce di amministrazione poco intuitive.

Ci sono diversi servizi – ha messo in evidenza Xata – che risolvono alcuni di questi problemi, ma ne lasciano altri aperti.

È dunque possibile creare un servizio database che sia semplice da usare ma al tempo stesso scalabile, robusto e sicuro come i database tradizionali?

Secondo Xata la risposta è sì, ma richiede di pensare in modo diverso rispetto a come siamo abituati a definire il database.

C’è bisogno di una visione più olistica, ritiene la startup, dalle librerie client e dall’interfaccia utente dell’admin al motore transazionale e al search engine.

noltre, richiede un team che sia attento alle esigenze dei non sviluppatori e degli sviluppatori e allo stesso tempo sia in grado di immergersi in profondità nelle complessità dei sistemi distribuiti.

Ed è questa la sfida che la startup intende affrontare.

Serverless database Xata

Monica Sarbu, CEO della giovane società, fa un esempio. Xata è profondamente integrato nel flusso di sviluppo e questo significa che i branch del database sono un concetto nativo, proprio come Git ha i branch.

Lo sviluppatore crea branch di database per le nuove funzionalità e questi permettono a lui e a tutti gli altri del team di fare la preview, testare e collaborare.

Quando si è pronti per il merge, la UI di Xata guida attraverso le migrazioni necessarie in modo tale che le prestazioni dell’applicazione e l’uptime non vengano influenzati.

Questo flusso di lavoro di deploy basato su git, ha sottolineato Monica Sarbu, è stato reso popolare da piattaforme come Netlify e Vercel, ed è ora che anche i database lo accolgano.

Inoltre, nel progettare una funzione di questo tipo, Xata vuole anche renderla così semplice che i non sviluppatori possano usarla con successo.

L’obiettivo della startup è quello di esporre gli utenti no-code a concetti di sviluppo come branch e pull request, con un approccio leggero, in modo che essi possano raggiungere i loro obiettivi in tempi rapidi e allo stesso tempo essere preparati per la crescita della loro applicazione nel futuro.

Con questa visione, Xata si propone come compagno ideale per le piattaforme di sviluppo serverless e no-code/low-code.

Con un servizio database che si integra bene nel workflow di sviluppo e che offre sicurezza granulare, migrazioni zero-downtime, subscription, transazioni ACID, caching incorporato e altro.

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