Sembra chiudersi la strada della trattativa fra Microsoft e governo Usa

Dopo aver tentato di spostare sul piano della trattativa la controversia inerente le pratiche monopolistiche, l’azienda di Bill Gates si trova a doversi difendere di nuovo di fronte al giudice. L’obiettivo è non ritardare Windows Xp

Il passo indietro dello stato del New Mexico nella controversia nei confronti
di Microsoft aveva fatto ben sperare Bill Gates e soci. Sembrava infatti che la
strategia volta a spostare sul piano della trattativa con il governo la disputa
nata in sede legale stesse finalmente prendendo corpo. Tuttavia, i 18 stati
rimanenti a battagliare contro il colosso di Redmond avevano tutta l’intenzione
di adoperarsi affinché la questione inerente la violazione dell’antitrust
rimanesse esclusivamente limitata al piano legale. Così è successo e Microsoft
si trova a dover varcare ancora la soglia del tribunale per difendersi
dall’imputazione di pratiche monopolistiche.


La mossa di Microsoft di consentire alle aziende partner di eliminare
Explorer dal desktop aveva aperto uno spiraglio alla trattativa con il governo:
era stato infatti il tentativo di dimostrare che la società era finalmente
decisa a tornare sui suoi passi e di rispondere in modo concreto alle accuse che
le erano state mosse. Tentativo in parte riuscito visto che aveva convinto il
procuratore generale del New Mexico Patricia Madrid a dichiarare finita la
controversia. La Madrid auspicava anche che gli alti 18 stati rimasti a
contrastare Microsoft prendessero in tempi brevi una decisione simile.


Ma le cose hanno seguito una strada diversa e il Dipartimento di Giustizia
degli Stati Uniti si è mostrato inflessibile: si torna in aula, ha detto. Dove
con aula, ovviamente, intendeva quella del tribunale. Ora spetta ai responsabili
della società di Redmond decidere se velocizzare la soluzione del caso
scegliendo di comparire in breve tempo di fronte a una corte più bassa o se
prolungare l’iter rivolgendosi a una corte superiore.


La decisione non è facile ma comunque vada Microsoft sicuramente privilegerà
una scelta che non comporti alcuna modifica nei tempi di rilascio di Windows Xp,
appuntamento di fondamentale importanza per il futuro dell’azienda di Bill
Gates.

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