Semantica italiana per il mondo: la fucina è Trento

Ibm vi ha avviato un centro di studi per le tecnologie del linguaggio naturale. Farà da incubatore in ottica Smarter Planet e industriale.

Ibm ha aperto a Trento un Centro di Studi Avanzati per le tecnologie del linguaggio naturale, della rappresentazione della conoscenza e del ragionamento automatico, a cui spetterà promuovere ricerca applicata e progetti pilota in ambito internazionale.
L’obiettivo è valorizzare la ricerca italiana su alcune tecnologie chiave per realizzare la visione Smarter Planet e trovare sbocchi concreti per la semantica in applicazioni industriali.

All’azione contribuiranno il nodo italiano dell’Eit Ict Labs, Trento Rise, Università degli Studi di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Cnr e i centri Ibm di Haifa e Yorktown. Insieme dovranno dar vita a un centro internazionale per la linguistica computazionale, la rappresentazione della conoscenza e il ragionamento automatico, sviluppando il potenziale espresso da Watson anche per lingue diverse dall’inglese, a partire proprio da quella italiana.

Trento ha una posizione di preminenza nella progettazione di sistemi di apprendimento automatico per l’elaborazione del linguaggio naturale: perciò fu selezionata da Ibm come unico ateneo non statunitense prendendo parte ai lavori di perfezionamento degli algoritmi utilizzati nella classificazione delle domande proposte a Jeopardy! (la trasmissione televisiva che vide il sistema Watson in una sfida uomo-macchina).

Il Centro trentino sarà coordinato da Guido Vetere di Ibm e farà da incubatore per progetti pilota, in ambito nazionale e internazionale, aprendo alla cooperazione con istituzioni pubbliche e private e all’inserimento dei giovani, in sinergia con le attività di formazione dell’ateneo.

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