Saper anticipare i cybercriminali

Dal suo arrivo in McAfee (nell’aprile del 2007) il Ceo, Dave DeWalt, si dichiara molto soddisfatto di come stanno andando le cose, perché la società sta guadagnando continue quote di mercato in ambito sicurezza. «Il progressivo incremento dei fatturati …

Dal suo arrivo in McAfee (nell’aprile del 2007) il Ceo, Dave DeWalt, si dichiara molto soddisfatto di come stanno andando le cose, perché la società sta guadagnando continue quote di mercato in ambito sicurezza.

«Il progressivo incremento dei fatturati, è frutto di una strategia che è un insieme di crescita organica e di acquisizioni intelligenti di prodotti molto validi che possiamo affidare al nostro canale di vendita, sia negli Stati Uniti che a livello internazionale – ha sottolineato in questa intervista DeWalt -. Per quanto riguarda le altre aree di interesse, mi sono dato l’obiettivo di far svanire la percezione errata che vede McAfee come azienda che fa antivirus» E infatti, oltre a ePolicy Orchestrator 4.0, la società offre prodotti anti-spyware, anti-spam, personal firewall, soluzioni per la prevenzione della perdita dei dati, e altro ancora. «Negli ultimi due anni, abbiamo esteso abbondantemente il nostro campo d’azione nel security risk management, che comprende il rilevamento delle vulnerabilità, la remediation, la gestione delle patch e la gestione della conformità. Inoltre sono anche impegnato nel guidare la lotta contro il cybercrime, una problematica alla quale McAfee dà l’attenzione che merita. I cybercriminali non solo stanno diventando più smaliziati, ma stanno anche dettando le regole del gioco. Nei prossimi due anni ci aspettiamo di vedere più malware di quello che abbiamo visto negli ultimi 20 anni messi insieme. Oggi assistiamo a oltre 17.000 attacchi di phishing al mese. Per le aziende che si impegnano seriamente nella protezione dei propri dati, necessaria per sopravvivere, la sicurezza non è un optional. Anche per questi motivi prevediamo che la nostra base di clienti non possa che continuare a crescere».

Quali evoluzioni future investiranno il mercato dell’Ict? Quando ci sarà un nuovo salto quantico simile al Web?

«Questa è la domanda magica! Certamente stiamo assistendo a una straordinaria innovazione nella tecnologia mobile, in particolare con l’arrivo del mobile commerce. Parallelamente, vediamo molti utenti sfruttare il Web per pubblicare e condividere informazioni con una portata inimmaginabile nel passato. L’esplosione dei siti di social networking, come Facebook e MySpace, ne sono un esempio perfetto. Stiamo osservando anche la convergenza di mobile e social network, un trend in forte sviluppo, confermato dalla partnership tra MySpace e T-Mobile. Per quanto riguarda l’ambiente corporate, si parla molto di virtualizzazione, e prevediamo che decollerà a breve. Tutte queste innovazioni sono molto entusiasmanti, ma ognuna di esse porta con sé anche un’infinità di opportunità per gli autori di malware e i cybercriminali. Noi dobbiamo essere sempre un passo avanti per anticiparli e proteggere i dati importanti dei singoli e delle aziende di ogni dimensione. La nostra organizzazione Avert Labs è costantemente al lavoro in cinque continenti per identificare e bloccare le minacce emergenti, e abbiamo anche un centro di R&D esclusivamente dedicato allo sviluppo di prodotti di sicurezza per i dispositivi mobile».

In quale direzione vanno i vostri sforzi per facilitare sempre più alle aziende l’approccio all’innovazione?<

«McAfee è molto attenta alle mutevoli esigenze di sicurezza dei suoi clienti. Un esempio è dato della nostra soluzione ePolicy Orchestrator 4.0, che consente ai nostri clienti di gestire centralmente, con un unico strumento, prodotti non solo di McAfee ma anche dei nostri competitor. Una delle principali preoccupazioni di molti Cio con cui ci siamo confrontati è stata l’impossibilità di comprendere, a colpo d’occhio, quello che accade in tutto l’ecosistema della sicurezza, che spesso è costituito da prodotti nostri e della concorrenza».

Come vedete l’evoluzione del Cio. Riuscirà a diventare un manager in grado di far parte del top management e di stabilire strategie e linee guida per la società in cui lavora?

«La crescita dell’It è inevitabile, dal momento che deve diventare un elemento strategico per ogni organizzazione che vuole essere e restare competitiva. Sono passati i tempi in cui il reparto It si occupava solo dei problemi di troubleshooting dei desktop o di gestire l’archiviazione dei dati. La tecnologia è divenuta un elemento strutturale di ogni funzione aziendale senza distinzioni di settore o di dimensioni, e con il Web sta diventando solamente più vitale. Che sia per la prevenzione della perdita dei dati, la sicurezza di rete, la gestione della supply chain o il supporto clienti, l’utilizzo efficace della tecnologia può essere responsabile del successo o del declino di un’organizzazione. E se non c’è qualcuno agli alti livelli che comprende profondamente questo concetto, allora è la fine. Noi apprezziamo questi cambiamenti, poiché i nostri prodotti di sicurezza integrati sono studiati per una strategia di security risk management completa, che pervada l’organizzazione».

Quali obiettivi si è posto di raggiungere nel breve termine?

«L’obiettivo è quello di essere il fornitore di sicurezza numero uno a livello globale, e sono convinto che il modo migliore per diventarlo sia in un giusto equilibrio di crescita organica e acquisizioni intelligenti. Noi siamo una realtà innovatrice, lo mostra chiaramente la nostra storia, ma siamo anche abbastanza intelligenti da riconoscere il valore dell’acquisizione di una tecnologia molto valida quando è disponibile e appropriata. Il successo dell’integrazione di Foundstone e SiteAdvisor nel nostro portafoglio prodotti ne sono una prova lampante».

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