Rsa fa il punto sulla sicurezza

Si apre la Rsa Conference 2005. Tanti i partecipanti, tutti a interpretare la sicurezza come fattore infrastrutturale. Cisco in prima linea.

L’anno scorso il tema fondamentale della Rsa Security Conference fu sostanzialmente il Single sign on sicuro, crittato e reso “fisico” da un token, per di più strettamente integrato con Windows.


Quest’anno la musica delle hall di San Francisco, che a partire da oggi ospitano l’annuale edizione della manifestazione sarà diversa.


Vuoi per il maggior numero di partecipanti (11mila, gli attesi) vuoi per gli oltre 270 vendor che esporranno, vuoi per i top manager che interverranno (da Bill Gates, Microsoft, che parlerà immancabilmente dell’acquisizione di Sybari, a John Chambers, Cisco, passando per John Thompson, Symantec). Vuoi, soprattutto per il tema: la sicurezza, nel senso più ampio, corale e organico del termine. Quindi in senso di infrastruttura aziendale.


Fra tutti i vendor che interverranno, pare stia montando un interesse particolare per Cisco, attesa a un generale rinnovo della propria offerta in campo sicurezza.


Per ora non ci sono conferme ufficiali da parte della “regina delle reti”, ma cominciano a trapelare più voci che indicano la società di Chambers attiva con annunci su più fronti.


A cominciare da quello delle Vpn clientless, in evidente risposta a Juniper, che sta mettendo a profitto l’acquisizione di Netscreen sul fronte delle reti private virtuali di tipo Ssl.


Upgrade saranno fatti anche alla soluzione di intrusion detection, con l’aggiunta di software di prevenzione in grado di correlare gli eventuali sintomi di un attacco worm o virus per determinare il modo e il momento in cui il traffico di rete potrebbe risentirne.


A beneficiare di miglioramenti tecnologici dovrebbero essere anche i firewall Pix, per integrarsi meglio con la strumentazione di Ip telephony, gli switch Catalyst, con l’aggiunta di un nuovo blade per la prevenzione degli attacchi DoS sui server Web e i tool di network management, che incorporeranno la tecnologia proveniente dall’acquisizione di Protego.


Su tutto, ovviamente, c’è il Nac (Network admission control), il programma di sicurezza preventiva varato dalla società lo scorso anno e che ha già raccolto l’adesione di molti partner. Alle viste c’è un nuovo agent di sicurezza desktop.

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