Rsa al lavoro contro il furto di Id

Annunciata un’iniziativa per fornire agli Oem gli strumenti per impedire il furto di identità.

22 marzo 2004

Rsa Security vuol diventare la “Svizzera” dell’It.


La definizione, non è stata coniata da un brillante interprete di strategie (analista o quanto di meglio), ma, pare, direttamente dal Ceo della società, Art Coviello durante il CeBit di Hannover.


Il concetto sottende un impegno della società a trovare soluzioni che possano tutelare gli utenti di Internet nel modo più allargato possibile. Con quella neutralità (ecco perché la Svizzera), quindi, che concente di superare i limiti della proprietarietà e che permette di poszionarsi a metà strada fra gli utenti finali e i produttori di tecnologia.


Uno degli esempi di applicazione neutra al servizio di tutti è dato dalla prossima frontiera che Coviello ha messo nel mirino della propria società: combattere il furto di identità.


Il prodotto degli sforzi di Rsa si concretizzerebbe in una tecnologia da consegnare agli Oem acciocché le loro soluzioni che si collegano a Internet e fanno uso dei Web service possano, a monte, impedire il furto degli Id.


Già il buon rapporto instaurato con Microsoft è un segnale di come l’industria dei vendor architetturali possa farsi latore delle tecnologie di sicurezza di Rsa.


Al di là delle politiche di sviluppo, la società ha presentato al pubblico tedesco la propria soluzione “Rfid-bloccante”, ovvero quel complesso di software che previene, nei casi in cui è consentito il riconoscimento, tramite dispositivi a radio frequenza, di informazioni ritenute sensibili.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome