Risultati positivi per la nuova strategia BroadVision

La suite 7, pensata soprattutto per i portali aziendali, sembra aver contribuito a un certo recupero finanziario per la casa americana. Pur mantenendo una perdita, appare evidente il recupero, grazie alla riduzione dei costi e l’aumento della vendita di licenze.

Dopo l’introduzione di una suite applicativa focalizzata sui portali aziendali, BroadVision è già in grado di misurare i vantaggi del cambiamento di rotta, anche se i ritmi non sono certo forsennati. In una fase congiunturale come questa, tuttavia, anche un piccolo miglioramento può essere significativo e per BroadVision l’ultimo trimestre è stato un successo. Lo sviluppatore di portali aziendali non può ancora dirsi completamente fuori dalla crisi, ma per la prima volta in tanti trimestri ha finalmente registrato una crescita nel numero di licenze vendute e le perdite sono diminuite al punto da lasciare aperta qualche speranza di un possibile pareggio raggiungibile, non foss’altro sui bilanci proforma, entro la fine dell’anno.

In BroadVision c’è una certa soddisfazione per i cambiamenti introdotti a maggio, con il lancio di BroadVision 7, una riedizione voluta per focalizzarsi meglio sulla fornitura di applicazioni di e-business di tipo “self service”. La suite, dicono i dirigenti, ha contribuito a invertire le ultime linee di tendenza, insieme a una politica di riduzione dei costi che ha portato i costi operativi da 76,7 a 33,8 milioni di dollari grazie anche al licenziamento di circa 120 persone (l’azienda passa da 670 a 550 dipendenti). Nel quarto chiuso il 30 giugno BroadVision registra una perdita di 56,7 milioni di dollari su un fatturato di 29,4 milioni. Esclusi gli oneri straordinari e i costi di ristrutturazione la perdita è di 13,6 milioni, contro i 49,9 dello stesso priodo di un anno fa. In crescita il fatturato generato dalle licenze, con un più 26% a 10,3 milioni.

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