Vertiv

Un quarto degli operatori del retail risulta essere in ritardo nel processo di adozione e integrazione delle nuove tecnologie. A causa di ciò, non riesce a garantire un livello di customer experience innovativo e adeguato alle esigenze.

È quanto emerge da un recente report di Vertiv, azienda che fornisce hardware, software e servizi di diagnostica e monitoraggio.

Lo studio è intitolato Un territorio inesplorato: la trasformazione della vendita al dettaglio e l’impatto sulle infrastrutture digitali. Ed è per l’appunto sponsorizzato da Vertiv e DatacenterDynamics.

Il panorama però non è negativo. Infatti, l’uso del cloud, dell’IoT e dei big data cresce a ritmi sempre più elevati nei punti vendita, nei canali online e nei centri di distribuzione. E i rivenditori sono impegnati nell’offrire una customer experience sempre più unica e personalizzata.

Allo studio hanno partecipato i dirigenti dei 50 maggiori gruppi di rivenditori, con un fatturato annuo complessivo di 953 miliardi di dollari nel 2017. Il report ha evidenziato un crescente interesse verso la vendita al dettaglio online. Parallelamente, gli imprenditori procedono nella trasformazione delle proprie risorse e competenze digitali, per potersi adattare alle nuove abitudini dei consumatori.

Evoluzione digitale del settore retail

Lo studio prevede per i prossimi due anni un aumento del 20% degli spazi del data center dedicati alla vendita online. Sia on-premise che in colocation. Il cloud hosting dovrebbe inoltre crescere del 33% per supportare le applicazioni dei punti vendita.

Vertiv RetailSecondo lo studio, ai fini dell’evoluzione digitale del comparto della vendita al dettaglio è fondamentale una trasformazione significativa dei centri di distribuzione. Sempre secondo la ricerca, il numero di centri di distribuzione e magazzini aumenterà di circa il 26% nei prossimi due anni. Ciò poiché le aziende del settore stanno progressivamente riorganizzando le proprie attività per soddisfare le richieste di acquisti online.

Il report prevede che la quantità di spazio riservata dai data center alle attività di logistica/distribuzione è in aumento del 10%. Mentre il ricorso al cloud hosting a supporto della distribuzione dovrebbe aumentare dell’87%.

Non è un segreto che le vendite al dettaglio online stiano influenzando significativamente gli investimenti dei rivenditori in ambito IT. Tuttavia, da quanto emerge chiaramente dallo studio, la trasformazione digitale nel comparto della vendita al dettaglio non è limitata all’e-commerce”, ha dichiarato Lucas Beran, analista nonché esperto in infrastrutture di data center presso IHS Markit.

Migliorare l’esperienza dei clienti

Oggi, i rivenditori si impegnano a migliorare i sistemi IT dei propri punti vendita e centri di distribuzione con l’obiettivo di offrire Customer Experience di grande impatto ogni qualvolta viene utilizzato il proprio brand. Per accrescere l’affidabilità a livello IT, migliorare i tempi di commercializzazione e contenere i costi, per molti prestigiosi punti vendita, centri di distribuzione e negozi online sono essenziali nuovi approcci alle infrastrutture fisiche”, ha aggiunto Beran.

L’indagine conferma che si sta affermando la tendenza a trasferire più potenza elaborativa presso i punti vendita. Questo per supportare le applicazioni di tipo edge computing. Al fine di offrire ai clienti più immediatezza e influenzare le scelte di acquisto nel luogo di fruizione.

“I rivenditori stanno trasformando i propri punti vendita in conseguenza dell’evolversi dei comportamenti della clientela e dei progressi tecnologici – ha dichiarato Karsten Winther, vicepresidente vendite di Vertiv per Europa, Medio Oriente e Africa -. Gli investimenti sono volti, in particolare, a migliorare l’esperienza dei clienti e influenzare gli acquirenti più in prossimità del momento decisionale, potenziando la presenza delle infrastrutture IT all’interno dei punti vendita. Ciò emerge in modo chiaro dalle nostre previsioni, che mostrano come gli investimenti presso punti vendita e centri di distribuzione raddoppieranno nei prossimi anni la spesa riservata ai data center di riferimento”.

Maggiori informazioni sullo studio Vertiv sono disponibili a questo indirizzo.

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