Red Hat, piani open per Java e un Linux per il desktop

Sun si è “messa in società” con lo specialista di ambienti aperti per proporre una versione open source del proprio linguaggio. Sul progetto, si è appreso, Red Hat sta lavorando già da diverso tempo, partendo dalla virtual machine e i compilatori Jit. Pronto a ottobre il Linux Desktop.

23 giugno Red Hat e Sun Microsystems stanno discutendo i dettagli per il lancio di una versione open source dell’ambiente Java. Lo ha dichiarato il Ceo di Red Hat, Matthew Szulik. La società del North Carolina sta inoltre approntando una serie di rilasci che comprendono la versione desktop del sistema operativo Linux e nuove versioni di Red Hat Enterprise Linux e Red Hat Network. Secondo Szulik Red Hat sta lavorando da almeno cinque anni su una versione Open Source di tecnologie Java come i compilatori Just in time e la Java Virtual Machine. Finora Sun si è astenuta da ogni coinvolgimento diretto in una iniziativa di questo tipo, pur avendo sottoposto diversi progetti all’attenzione della comunità Open, compresi OpenOffice e l’ambiente di sviluppo NetBeans. Oggi forse Sun ritiene che una versione aperta del linguaggio potrebbe giovare alla competitività nei confronti della piattaforma Microsoft .Net. Szulik sostiene che la discussione con Sun ha raggiunto «una fase molto concreta», ma che non è ancora il caso di fissare una scadenza precisa.

Nel frattempo, la strategia Red Hat focalizzata sul mercato delle aziende subirà un ulteriore rilancio con la disponibilità, tra settembre e ottobre del nuovo Linux Desktop. Secondo il responsabile di prodotto Alex Pinchev, la richiesta da parte dei clienti è stata pressante e il prezzo finale del sistema operativo Red Hat sarà in grado di rappresentare una seria alternativa a Windows in termini di costi complessivi di gestione. Pinchev ha citato un rapporto pari a 100 dollari per desktop contro una stima di 300 per Windows. La versione desktop del sistema Red Hat si basa sulle stesse caratteristiche già viste con le edizioni Enterprise e As Server, per le quali sono previste in autunno altre novità. Il nuovo Linux di Red Hat può funzionare al di là del tradizionale limite dei 4 GB di memoria delle architetture a 32 bit.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome