Rallenta la crescita dei call center basati su Ip

Non va bene come previsto questa “fetta” del più articolato mercato del Crm. Datamonitor ha così abbassato le stime di vendita entro il 2005.

Il mercato delle soluzioni per call center basate su protocollo Ip non sta più crescendo ai ritmi ipotizzati in passato. Lo afferma in uno studio Datamonitor l’esperta in tecnologie Crm Elsa Lion, secondo la quale il volume d’affari generato da questo tipo di applicazioni appare sì destinato a espandersi ma non nella misura proiettata fino a qualche tempo fa. «La velocità di maturazione del mercato è inferiore alle aspettative -. scrive Lion – Avevamo previsto la realizzazione di 5mila contact center basati su Ip entro il 2005, ma ora le prospettive non sono più così rosee». Datamonitor ritiene ora molto più probabile un traguardo fissato fra i 3.000 e i 4.000 call center, sull’onda di una congiuntura economica che ha ridotto l’ordine di priorità di queste soluzioni. Attualmente i call center basati sulla telefonia Ip tendono a concentrarsi nella fascia di mercato più bassa, quella tra le 10 e le 100 postazioni, popolata da nuovi entranti.

I centri di dimensioni maggiori, che utilizzano la normale tecnologia Tdm, continueranno per il momento a ignorare l’evoluzione verso l’Ip puro. In Europa, per esempio, dove sarebbero in funzione 34mila centri, solo tre su 100 sono basati su Ip e il loro numero non crescerà oltre l’8%. La spiegazione? L’Ip aiuta a risparmiare davvero non sul call center, ma sulle comunicazione inter-sito.

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