Dopo le voci che erano circolate in questi ultimi giorni, Qwest Communications International ha fatto sapere di aver sospeso i colloqui con quel non meglio precisato "grande operatore di telecomunicazioni" che gli analisti avevano creduto di …
Dopo le voci che erano circolate in questi ultimi giorni, Qwest
Communications International ha fatto sapere di aver sospeso i colloqui con
quel non meglio precisato "grande operatore di telecomunicazioni" che gli
analisti avevano creduto di riconoscere in Deutsche Telekom. Ma l’annuncio
non è privo di strascichi. In un comunicato dai toni piuttosto bruschi, Jo
e
Nacchio ha in pratica accusato Us West, la telco oggetto in questi mesi di
scalata da parte di Qwest, di aver silurato il potenziale accordo con
l’altro misterioso operatore, che ha finito per ritirarsi dalle discussioni.
I rumors relativi a un possibile accordo a tre fra Qwest, Us West e
Deutsche Telekom, sono ormai entrati nella loro seconda settimana e non è
chiaro se quest’ultimo, clamoroso sviluppo, tradisca effettivamente la fine
di ogni prospettiva o una semplice mossa tattica mirata ad accelerare la
definizione dei termini dell’accordo. Riferendosi alla posizione
manifestata da Us West in un comunicato di giovedì pomeriggio, Nacchio ha
affermato "Siamo dispiaciuti del fatto che Us West non abbia
evidentemente preso in considerazione l’idea di una seconda trattativa tra
una importante compagnia di telecomunicazioni e Qwest, nonostante il
potenziale maggior ritorno finanziario per gli azionisti Us West".
Quest’ultima società ha dichiarato di considerarsi "tuttora impegnata" nei
piani di fusione con Qwest, in un’operazione che vale 35 miliardi di
dollari e ha avuto come prodromo, nell’estate del 1999, una sorta di gara
d’asta tra la stessa Qwest e Global Crossing, anch’essa interessata a Us
West. Tra le righe dei comunicati Us West ha ammesso di aver nutrito il
timore che l’innominato "commensale" di Qwest al tavolo delle trattative
avrebbe potuto influire negativamente, "ex post" per così dire, sugli
accordi ormai definiti. Ma proprio l’esperienza della lunga battaglia a suo
tempo sostenuta da Qwest e Global Crossing lascia intuire che forse il
discorso Qwest-Deutsche Telekom non è ancora chiuso.