Quali dati personali nasconde un “mi piace”?

Secondo uno studio effettuato dai ricercatori di Microsoft Research e dell’Università di Cambridge, dai like espressi su Facebook si può facilmente ricostruire con elevata precisione l’identikit di una persona, individuando anche informazioni “sensibili” che dovrebbero rimanere private.

I social network sono una vera e propria miniera d’oro in
termini di “profilazione” degli iscritti. Le preferenze ed i
comportamenti degli utenti possono essere infatti tracciati non soltanto
esaminando le informazioni rese pubbliche ed i contenuti pubblicati sulle
pagine personali ma anche analizzando, nel caso di Facebook, i “Mi
piace
che vengono quotidianamente corrisposti.

Dopo lo studio realizzato da Microsoft in collaborazione con un
istituto di ricerca israeliano, il colosso di Redmond torna di nuovo a mostrare
ciò che è possibile fare sfruttando tecniche e metodologie di data mining.

Un gruppo di ricercatori di Microsoft Research e
dell’Università di Cambridge
hanno sviluppato un algoritmo che consente di estrarre
informazioni da uno sconfinato contenitore di dati qual è Facebook
mettendo
rapidamente in correlazione quanto trovato. Semplicemente tenendo traccia dei
Mi piace” espressi da ciascun iscritto su Facebook, si è così
potuto comporre un identikit piuttosto preciso di ciascuna persona (si
parla di un’accuratezza pari all’80%).

Un esempio del lavoro che è stato svolto dai tecnici di
Microsoft in collaborazione con gli accademici di Cambridge è pubblicato a questo indirizzo.

Se anche si fosse deciso di rendere private gran parte delle
informazioni pubblicate su Facebook, non è improbabile che qualcuno riesca
comunque a comporre un profilo personale basandosi sui dati che si sono
lasciati di pubblica consultazione.

Michal Kosinski, uno dei
responsabili del progetto, ha spiegato che quanto svolto nel caso di Facebook
potrebbe essere esteso a qualunque altro servizio “social”: diventa
così piuttosto semplice dipingere il ritratto di un utente e stabilirne i
comportamenti e gli interessi (portando alla luce anche informazioni
“sensibili” che dovrebbero rimanere private) partendo semplicemente
da qualche like.

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