Qualche consiglio per scegliere un Nas di fascia bassa

I prezzi continuano scendere e i Network Attached Storage diventano appettibili anche per le piccole organizzazioni. Attenzione alla policy di Raid.

Per le piccole e medie imprese e il mondo Soho, i NAS non sono più
dispositivi al di fuori del budget. Con prezzi nell’ordine dei 1000-1500 euro
si possono trovare sul mercato prodotti con capacità da 1 TB, che coprono
le esigenze di archiviazione e protezione dei dati delle Pmi e dello small office
home office. Qualche anno fa solo i costosi sistemi professionali per l’archiviazione
dati raggiungevano capacità di 1 TB.

Cosa è un NAS
I NAS sono una via di mezzo tra i costosi sistemi di archiviazione professionale
ed i sistemi realizzati con un disco EIDE o Serial ATA collocato in un contenitore
esterno USB. Dotati di interfaccia di rete e protezione RAID per i dati, i NAS
sono ideali per un’installazione sia in un ambiente domestico sia in ufficio.
Su un’unità NAS è possibile specificare criteri di accesso alle cartelle da
parte di utenti e gruppi, impedire la cancellazione o modifica di file.

I NAS più avanzati supportano la sostituzione dei dischi durante il funzionamento
e la definizione di una dimensione massima di spazio del disco a disposizione
di utenti e gruppi. La connessione di rete rende i NAS indipendenti dai computer
e sempre disponibili. Un disco USB invece può essere condiviso tra diversi computer
ma lo è solo fino a quando è acceso il PC al quale è collegato.

Alla base del notevole successo di vendite che stanno avendo i NAS ci sono
la versatilità, la semplicità di collegamento e configurazione e l’economia
d’acquisto, resa possibile dal calo dei prezzi dei dischi fissi nel tempo. Per
raggiungere la capacità di 1 TB i NAS di questa categoria di prezzo utilizzano
solitamente due o quattro dischi. Il numero dipende principalmente dalle tipologie
di RAID implementate nel prodotto.

Non tutta la capacità è a disposizione per la memorizzazione dei dati. Il
RAID infatti utilizza una parte dello spazio del disco per i dati di ripristino.

Cosa cercare in un NAS

Tipo utenza: SOHO PMI
Rete Ethernet: x  
Rete Gigabit:   x
Gestione accessi cartelle: x x
Gestione dimensione cartelle:   x
Gestione gruppi utenti:   x
RAID 0:    
RAID 1: x x
RAID 0 + 1: x x
RAID 5: x x
Porte USB espansione: x x
Print server: x x
Sostituzione dischi hot swap:   x
Archivio multimediale UPnP: x  
Spegnimento da UPS: x x
Backup automatico del NAS:   x
Server DHCP: x x
Gestione da pagina Web: x x

Quale RAID?
Il RAID (Redundance Array of Indipendent Disk) è un sistema di collegamento
dei dischi che a seconda delle combinazioni offre maggiori prestazioni o protezione
dei dati o una combinazione dei due.

Nel RAID 0 tutti gli Hd sono collegati a formare un unico
disco la cui capacità è la somma totale delle singole capacità. I pacchetti
di dati da scrivere sono divisi e inviati contemporaneamente a tutti i dischi
presenti. Nel caso di un RAID 0 con due dischi, il tempo impiegato per scrivere
un dato è circa la metà rispetto alla scrittura su un disco singolo, lo stesso
vale per la lettura. Il RAID 0 avvantaggia le prestazioni ma non offre nessuna
protezione dei dati, in caso di guasto di un disco i dati sono irrimediabilmente
persi.

Nel RAID 1, chiamato anche mirroring, i dischi
è come se fossero collegati in parallelo ed un disco è la copia speculare dell’altro.
Quando uno dei due dischi si guasta il sistema continua a lavorare con quello
rimasto; dopo la sostituzione dell’unità danneggiata, il controllo RAID ricostruisce
l’immagine sul nuovo disco. Lo svantaggio è che la capacità totale è la metà
della somma di tutti i dischi. La realizzazione di un RAID 0 o 1 richiede un
minimo di due dischi.

Il RAID 0+1 è una combinazione delle modalità 0 e 1. Per realizzarla
sono necessari quattro dischi collegati a coppie in RAID 0, una delle due coppie
è quindi collegata in RAID 1 con l’altra. Questa combinazione offre sicurezza
e prestazioni ma sempre con lo scotto di perdere metà della capacità complessiva
del sistema.

Nel RAID 5 i dati da scrivere sono sottoposti ad un particolare
calcolo matematico che genera un dato chiamato parità. I dati di parità sono
distribuiti in tutti i dischi, in caso di guasto ad uno di essi il sistema RAID,
grazie ai dati di parità presenti negli altri dischi, è in grado di ricostruire
le informazioni che vi erano contenute. Il RAID 5 richiede un minimo di tre
dischi fissi. Lo spazio occupato dai dati di parità è calcolabile approssimativamente
dividendo 100 per il numero dei dischi presenti. Per esempio in un RAID 5 a
tre e cinque dischi, i dati di parità occupano rispettivamente il 33 e 20 per
cento del disco.

  N° min. dischi Distribuzione dati Protezione dati Vantaggi Svantaggi Uso ideale
RAID 0 2 Ripartiti tra i due dischi no Velocità nelle operazioni di lettura e scrittura In caso di guasto di uno dei due dischi si perde l’intero contenuto Per lavori che richiedono elevata velocità di accesso al disco e la protezione
dei dati non è indispensabile
RAID 1 2 Un disco è la copia dell’altro Protezione dei dati, in caso di guasto di uno dei dischi si può continuare
a lavorare
Metà della capacità effettiva in quanto uno dei due dischi è la copia
dell’altro
Laddove la protezione dei dati è di primaria importanza, piccoli server
con solo due dischi
RAID 0+1 4 Dischi accoppiati in RAID 0, una coppia è quindi collegata in RAID 1 con
l’altra
Unisce i vantaggi di RAID 0 e 1 Metà della capacità effettiva in quanto uno dei set di dischi RAID 0 è
la replica RAID 1 dell’altro
Utilizzi in cui è richiesta velocità di accesso e protezione dei dati
RAID 5 3 Dati scritti indipendentemente sui dischi, i dati di parità per la ricostruzione
delle informazioni sono ditribuiti in tutti i dischi
Protezione dati, ottime prestazioni in lettura. Capacità persa per la
protezione dei dati inferiore agli sistemi RAID
Scrittura rallentata a causa del calcolo di parità, il guasto di un disco
rallenta le prestazioni
Principalmente per distribuzione dati, server e NAS

 

 

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