Dischi sicuri per le vacanze, il vademecum delle cose da fare

Alcuni consigli per garantire il funzionamento dello storage, in assenza di personale.

Dal mero punto di vista operativo, la chiusura di molte aziende durante le prossime festività porta agli amministratori di datacenter un problema di natura storage da analizzare e risolvere.

A segnalarlo è Infortrend, società specializzata in storage networking: quello di garantire il funzionamento degli array di dischi in assenza di presidio diretto.

La società taiwanese, con sedi anche in Usa e Regno Unito, oltre a segnalare il problema, suggerisce anche una sorta di decalogo comportamentale per superare le eventuali empasse.

Come prima cosa Infortrend suggerisce di fare
una stampa dettagliata di tutti i report di configurazione di ogni sistema Raid e di conservarla in un ambiente accessibile a chiunque, durante il periodo di vacanza potrebbe essere chiamato a intervenire (qualcosa come un cassetto chiuso della portineria potrebbe funzionare).

Poi consiglia di salvare le configurazioni dei
dischi e dei file
, utilizzando le funzioni presenti nei sottosistemi Raid, e di identificare il documento come file di gestione Raid.

Il passo seguente è quello di fare un test del
sistema di notifica degli eventi
, ossia di quel meccanismo automatico che dovrebbe segnalare a chi è deputato all’amministrazione dei sistemi l’accadimento di un fatto tecnico. In genere questi sistemi si palesano con una e-mail o con un Sms.

Azione ovvia, ma comunque da ricordare, è poi quella di
rendere sicuro l’accesso ai luoghi dove sono contenuti i sistemi di storage. Ossia, se i server e gli array sono in un luogo chiudibile a chiave è nettamente meglio. Fatta salva la cautela di riservare una copia delle chiavi e delle password di accesso ai luoghi (nel caso esista un sistema computerizzato) per il personale che dovrà fare gli interventi di emergenza.

A tale proposito, Infortrend suggerisce di preparare, in
maniera scritta, un piano d’azione di emergenza , per lo staff addetto all’intervento. Il piano dovrà contenere non solo i compiti (chi fa cosa) ma anche le indicazioni per reperire i ricambi per i dispositivi eventualmente danneggiati.

In maniera correlata, è opportuno che si prepari un
kit di parti di ricambio . Spesso, infatti, anche i fornitori di componenti chiudono per le vacanze. Insieme ai ricambi, fisicamente, è meglio che esista anche un prontuario scritto riguardante le operazioni da compiere per la rimozione dei dispositivi guasti e l’installazione di quelli sostitutivi.

E, ancora analogamente, la società raccomanda che si
verifichi di aver assegnato un disco spare (di scorta) a ogni configurazione Raid, di modo che in caso di rottura di un disco gli array possano, da soli, configurarsi per spostare le operazioni e i contenuti sul disk di riserva.

Prima di chiudere i centri dati e andare in vacanza si
suggerisce di non lasciare pendenti guasti di ipotetico secondo piano, come quelli riguardanti gli alimentatori o i ventilatori: meglio risolvere i problemi subito.

Come ultima cosa, non certo per importanza, il
backup: configurare i sistemi e verificare le configurazioni,
affinché procedano a una copia automatica dei dati almeno una volta al giorno. E
prima di lasciare la stanza dei server, fare comunque una copia completa dei
dati.

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