Q.ANT, pioniere dell’elaborazione fotonica, ha annunciato un finanziamento di Serie A da 62 milioni di euro per accelerare la commercializzazione dei suoi processori fotonici a basso consumo per l’intelligenza artificiale (IA) e il calcolo ad alte prestazioni (HPC).
Il round è stato guidato da Cherry Ventures, UVC Partners e imec.xpand, con la partecipazione di altri investitori deep tech tra cui L-Bank, Verve Ventures, Grazia Equity, EXF Alpha di Venionaire Capital, LEA Partners, Onsight Ventures e TRUMPF. Questo investimento è tra i più significativi in Europa nel settore deep tech e pone le basi per un cambiamento radicale nel modo in cui l’IA viene elaborata, sottolinea l’azienda.
Con l’espansione delle infrastrutture IA, la tecnologia dei chip tradizionale (CMOS) sta raggiungendo i propri limiti fisici, le prestazioni si stabilizzano e la richiesta di elettricità raggiunge livelli insostenibili. Secondo un rapporto della International Energy Agency (IEA), entro il 2026 il consumo energetico dei data center supererà quello annuo del Giappone. Q.ANT affronta questa sfida con un paradigma radicalmente diverso: elaborare con la luce invece che con l’elettricità, aprendo la strada a prestazioni superiori e a notevoli risparmi energetici.
In soli cinque anni, Q.ANT ha realizzato ciò che per decenni è stato ritenuto irraggiungibile: il primo processore fotonico commerciale al mondo per carichi di lavoro IA e HPC reali – eseguendo operazioni complesse molto più velocemente e risparmiando energia. Basato su Thin-Film Lithium Niobate (TFLN), il Native Processing Server Q.ANT si integra nei data center esistenti come co-processore plug-in. I test – sostiene l’azienda – promettono un’efficienza energetica fino a 30 volte superiore, prestazioni 50 volte migliori e la possibilità di aumentare la capacità del data center di 100 volte – senza necessità di sistemi di raffreddamento attivi. Q.ANT è la prima azienda del settore a offrire queste prestazioni, precisione e integrazione industriale in una soluzione sostenibile, sottolinea l’azienda tedesca.

“Q.ANT è nata con una visione audace: ridefinire il modo in cui il mondo elabora dati utilizzando la luce invece dell’elettricità,” ha affermato il fondatore e CEO Dr. Michael Förtsch. “Questo investimento dimostra che l’Europa ha l’ambizione e il capitale per guidare il cambiamento – e ci fornisce i partner giusti per perseguire la nostra missione e contribuire a plasmare il futuro dell’informatica.”
Questo finanziamento consentirà a Q.ANT di scalare la produzione, far avanzare lo sviluppo di processori fotonici di nuova generazione, ampliare il proprio team interdisciplinare ed espandersi negli Stati Uniti per supportare un numero crescente di implementazioni presso i clienti. Inoltre, Q.ANT rafforza il proprio advisory board con due esperti di semiconduttori: Hermann Hauser, fondatore di ARM, e Hermann Eul, ex membro del consiglio di amministrazione di Infineon ed ex CVP & GM di Intel, la cui esperienza combinata nella scalabilità dei semiconduttori, nell’industrializzazione e nella commercializzazione globale sarà fondamentale nella prossima fase di Q.ANT.
“I chip fotonici di Q.ANT sono in grado di ridurre radicalmente i costi operativi dei data center, offrendo al contempo le prestazioni rivoluzionarie richieste dall’intelligenza artificiale di nuova generazione e dal calcolo ad alte prestazioni“, ha affermato Christian Meermann, socio fondatore di Cherry Ventures. “Grazie al suo slancio commerciale iniziale e a un team di esperti di tecnologia di livello mondiale, Q.ANT si trova in una posizione unica per ridefinire il panorama dei semiconduttori per data center, un mercato da trilioni di dollari. Siamo orgogliosi di sostenerli nella costruzione del futuro dell’informatica“.









