Il linguaggio Java sta affrontando una grossa "crisi di competenze". Secondo uno degli inventori del linguaggio, James Gosling, le risorse umane in grado di padroneggiare Java cominciano a scarseggiare e sebbene "il numero dei programmat …
Il linguaggio Java sta affrontando una grossa "crisi di competenze".
Secondo uno degli inventori del linguaggio, James Gosling, le risorse umane
in grado di padroneggiare Java cominciano a scarseggiare e sebbene "il
numero dei programmatori sia in costante aumento, la richiesta ha raggiunto
livelli impressionanti". Gosling ha sottolineato come la disponibilità di
personale cresce anche grazie all’ingresso di Java come materia di studio
nelle università, ma che in genere i programmatori sono "autodidatti"
provenienti da aree focalizzate su linguaggi come il C e il C. Uno studio
effettuato dalla società britannica Best, specializzata in ricerca di
personale, rivela che il numero di inserzioni pubblicate su Internet è
aumentato del 300 percento negli ultimi sei mesi e nell’80 percento dei
casi si tratta di posizioni lavorative permanenti, quindi molto ambite. In
Gran Bretagna, un programmatore con almeno due anni di esperienza arriva a
guadagnare circa 120 milioni di lire all’anno. Parlando anche delle future
prospettive di Java Gosling ha affermato che la priorità assoluta è il
costante miglioramento delle prestazioni e dell’affidabilità del software
"la cui evoluzione dipende sempre dal controllo da parte della comunità de
i
programmatori". E a proposito del caso Microsoft, Gosling auspica che le
autorità optino per una separazione delle attività dell’attuale colosso,
autentico spauracchio di tutti i potenziali concorrenti.