ProCurve, «adaptive» anche le reti

La strategia della divisione networking di Hp spiegata dal management italiano.

Da anni in crescita costante, ProCurve, la costola di Hp dedicata alle infrastrutture di rete, ha raggiunto nel 2006, secondo dati Dell’Oro, la seconda posizione nel mercato mondiale del networking (in Europa lo era già), alle spalle di Cisco. Oggi ProCurve guarda avanti e annuncia la propria visione per il networking del futuro: una rete “adaptive”, cioè flessibile e in grado di adattarsi, in modo sempre più intelligente, alle esigenze dell’utente che si collega, delle applicazioni che è chiamata a supportare, e del business delle organizzazioni. Si tratta di uno scenario in linea con le previsioni dei principali vendor e analisti del settore, che, però, non sarà affatto facile tradurre in concreto: è qui che si giocherà la concorrenza.

«ProCurve non cambia spesso direzione – commenta Andrea Scaietti, Country Business Manager, Hp ProCurve Networking -. Abbiamo presentato la nostra visione per i prossimi 4-5 anni, così come era stato fatto quattro anni fa, quando era stata introdotta l’architettura Adaptive Edge. La promessa è stata mantenuta: oggi abbiamo i prodotti e le soluzioni che ci permettono di metterla in pratica ed è il momento di guardare al futuro».

Con l’architettura denominata Adaptive Edge, la società promuove un modello che tende a spostare l’intelligenza alla parte periferica dell’infrastruttura, ovvero l’accesso, mantenendo il controllo al centro della rete.

«La rete si adatta – spiega Scaietti – cioè si autoconfigura in base alle esigenze del cliente. Se io mi collego con un palmare un pc o un telefono Ip lo switch riconosce e configura la porta in maniera da garantire la connettività richiesta, la qualità del servizio, la Vlan di appartenenza e via dicendo. Questo grazie all’Asic sviluppato internamente e a un software che si può implementare su tutti i prodotti e che costa relativamente poco».

Secondo il manager, è proprio la validità di questo approccio che differenzia ProCurve dai concorrenti e che ha permesso all’azienda di crescere in questi anni a ritmi molto superiori a quelli del mercato. «Altri costruttori sono costretti ad aggiungere pezzi di hardware e software – afferma – ma la soluzione non è più omogenea».

Nella visione di ProCurve, l’importanza dell’infrastruttura di rete è destinata a crescere fino a diventare le fondamenta dell’azienda. E così come oggi si adatta all’utente che si collega, in futuro si adatterà anche alle esigenze delle applicazioni, senza mai penalizzarne una rispetto all’altra quando c’è concomitanza. In questo scenario futuro, applicazioni, dati, contenuti e comunicazioni diventano un tutt’uno, per rispondere al meglio alle esigenze aziendali.

Dice Scaietti: «La velocità del cambiamento nell’It è impressionante e la rete è un elemento fondamentale per la competitività delle aziende, per la produttività e la riduzione della complessità. Queste motivazioni dovrebbero portare le aziende ad investire. La rete è come le fondamenta di una casa, se non è solida prima o poi la casa crolla».

Quanto al mercato italiano, per ProCurve i risultati sono in linea con quelli Europei e le prospettive sono ancora positive.
«Siamo sempre stati fortissimi sul segmento medium business, nella fascia medio alta del mercato – commenta il manager -. Ci mancava un po’ di penetrazione nella fascia enterprise: ora ci siamo strutturati con risorse esterne per andare verso questo mercato; i prodotti che abbiamo annunciato e quelli nuovi, che saranno rilasciati ad aprile,vanno in questo senso. La fascia enterprise in Italia è più piccola che in altri paesi, ma rappresenta il 50% della spesa It. Se riusciremo a essere bravi anche qui avremo una crescita ulteriore».

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