Sbloccare la modernizzazione degli appalti pubblici potrebbe generare 1,8 milioni di nuovi posti di lavoro nelle digital PMI eurPMIopee, trasformando un mercato da 2.000 miliardi di euro in un motore di innovazione, crescita e competitività. A dirlo è una nuova analisi sostenuta da AWS, che fotografa con chiarezza l’occasione mancata di un segmento che, oggi, resta in larga parte inaccessibile per molte piccole e medie imprese tecnologiche.
Perché la modernizzazione degli appalti pubblici è decisiva per le digital PMI
Secondo lo studio, le digital PMI – aziende che sviluppano servizi abilitati dal digitale, dall’AI al cloud fino alla cybersecurity – rimangono ai margini degli appalti pubblici europei per quattro ragioni strutturali: complessità procedurale, costi e tempi eccessivi, regole applicate in modo incoerente e sistemi frammentati. Il risultato è evidente: il 43% di queste imprese non partecipa mai alle gare, quasi metà abbandona i bandi a metà percorso e solo il 12% dichiara un ritorno significativo sugli investimenti fatti per competere.
Se gli Stati membri raggiungessero i livelli dei Paesi più avanzati nella partecipazione delle digital PMI agli appalti, l’Europa potrebbe liberare 117 miliardi di euro di GVA e costruire fino a 1,8 milioni di nuovi posti di lavoro nelle PMI tecnologiche. Un impatto economico e sociale non marginale, che si tradurrebbe anche in un’accelerazione della digitalizzazione dei servizi pubblici.
La proposta: un modello procurement-ready per le digital PMI
La modernizzazione degli appalti pubblici, secondo l’analisi, passa da un percorso in quattro fasi pensato per rendere il procurement europeo realmente accessibile alle piccole imprese innovative:
- Pre-market engagement
Creare un dialogo strutturato tra domanda pubblica e offerta tecnologica, affiancando formazione per i buyer e linee guida chiare e in linguaggio semplice per le digital PMI. - Listing e discovery
Avviare un gateway digitale unico a livello UE, con standard armonizzati e API aperte per rendere trasparenti le opportunità di gara e ridurre la frammentazione dei portali. - Bidding ed evaluation
Semplificare documentazione e processi, ridurre i tempi di aggiudicazione e introdurre strumenti di AI-assisted evaluation che riducano gli oneri amministrativi. - Contracting e crescita
Implementare sistemi di e-invoicing, piattaforme cloud per la gestione dei contratti e modelli che favoriscano il joint bidding, così da aiutare le PMI a crescere all’interno della filiera pubblica.
Per i buyer pubblici significherebbe accedere a un ventaglio più ampio di soluzioni digitali, aumentare la qualità del procurement e accelerare l’innovazione dei servizi ai cittadini. Per le digital PMI, vorrebbe dire finalmente competere in un mercato accessibile e scalabile.
Un allineamento con l’agenda digitale europea
La modernizzazione degli appalti pubblici arriva in un momento in cui l’Europa spinge su competitività, semplificazione e digital sovereignty. Piattaforme digitali, processi standardizzati e valutazioni supportate dall’AI non sono idee futuristiche: sono tasselli già previsti dalle strategie europee e in linea con i principi dell’interoperabilità e del mercato unico digitale.
Come sintetizza Arnaud David, Director European Affairs, Public Policy di AWS: “Il compito è chiaro: le digital PMI europee sono pronte a portare innovazione, e ora è il momento di modernizzare i sistemi di procurement per collaborare efficacemente con loro. Il nostro studio dimostra che l’Europa può liberare miliardi di valore economico e oltre un milione di posti di lavoro, accelerando il percorso verso un futuro più innovativo e competitivo.”
Il messaggio è diretto: gli strumenti ci sono, le imprese sono pronte, l’opportunità è sul tavolo. Tocca ora ai governi europei trasformare il procurement in una leva concreta di crescita, innovazione e competitività.






