Più che il mercato potè la scarsa informazione

Spesso gli analisti di Borsa non hanno un’idea precisa di cosa sono e cosa fanno le aziende It quotate al Nuovo Mercato, e in particolar modo i distributori. E questa scarsa conoscenza porta inevitabilmente a malintesi e informazioni viziate circa la loro effettiva solidità e le loro attuali prospet

Il settore della distribuzione informatica sconta più di altri un gap di conoscenza sul mercato. Nel senso che in molti fanno fatica a capire cosa facciano queste società. Aziende come Tecnodiffusione o Esprinet (ma il discorso vale per tutti i distributori presenti al Nuovo Mercato) continuano a essere conosciute in maniera insufficiente. È un problema che va avanti sin dall’apparire sul mercato borsistico di queste società.
Per esempio un noto quotidiano finanziario, all’epoca dell’arrivo in Borsa di Opengate per presentare la società utilizzava le stesse frasi del comunicato stampa della società.
Piccolezze, forse, ma che si combinano con l’idea che essendo queste aziende quotate al Nuovo Mercato sono automaticamente delle start up e magari (a questo punto è un’aggravante) legate a Internet.
Non a caso il collaboratore che al caporedattore di una prestigiosa testata economica proponeva un articolo su un importante distributore quotato in Borsa si è sentito rispondere: “Mi sembra di averli già sentiti, ma sono in utile?”. Non lo sfiorava neppure l’idea che l’azienda fosse solida e presente sul mercato da più di dieci anni.
E vi ricordate cosa è successo all’epoca dell’indagine della Guardia di finanza su Olidata? Per cercare di non essere coinvolta dal crollo delle quotazioni I.Net che con Olidata c’entra come i cavoli a merenda, l’azienda fu costretta a diffondere un comunicato per spiegare che loro erano altro cosa.
In questi giorni poi si dice che le attese del mercato sulla crescita della distribuzione It non sono affatto rosee. Il metro di paragone utilizzato però è quello della domanda di pc consumer. Il mercato è saturo dicono gli analisti, si vendono pochi pc e i risultati delle aziende ne risentono. Poi arriva Tecnodiffusione e piazza un +82% delle vendite di pc e i primi risultati di Opengate ed Esprinet confermano che magari non sarà un momento bellissimo ma queste società i loro prodotti continuano a venderli.
“Se si confermasse l’attuale situazione registrata dalle ultime trimestrali delle società del settore, sarebbe fondamentale una rivalutazione delle aziende sotto il profilo della capitalizzazione”, scrive un sito Internet.
Informate, gente, informate.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome