Dopo aver riportato profitti netti superiori alle aspettative degli analisti di mercato, e in netta crescita rispetto alle perdite di un anno fa, il vendor europeo prospetta ora una seconda metà anno in discesa
17 giugno 2002 Tempo di ripresa per Philips.
Lo dicono i bilanci che, dopo i 382 milioni di euro di perdite riportate alla
fine del secondo trimestre di un anno fa, oggi parlano di profitti netti per 171
milioni di euro. Addirittura superiori alle aspettative di Wall Street. Il
tutto a dispetto delle disastrose perdite subite dopo che il vendor
europeo si è visto costretto a ridurre il valore delle azioni possedute nel
gruppo media francese Vivendi, travolto in Borsa, nelle scorse settimane, dallo scandalo dei falsi in bilancio.
Ma ora, confronto a un anno fa, il vento sembra essere cambiato. Stando ai
dati rilasciati dalla stessa Philips, rispetto al medesimo periodo
dell’esercizio precedente, le vendite sarebbero aumentate del 4%, fino a raggiungere
quota 7.986 miliardi di euro, il 5% in più rispetto ai primi tre mesi dell’anno.
E, a dispetto della debolezza che è solita caratterizzare il terzo trimestre
di ogni anno fiscale, la società si dice certa che la seconda parte del 2002
sarà in linea con il trend positivo intrapreso dopo la pesante crisi del 2001,
costata il posto, in Philips, a oltre 7mila
dipendenti.