Il secondo carrier di telefonia mobile statunitense ha in preventivo una spesa di 3 miliardi di dollari per effettuare la transizione dal Tdma verso l’Umts
È un periodo in cui Cingular, il secondo carrier statunitense per la
telefonia cellulare, è davvero molto attivo. L’azienda sta infatti preparando il
proprio ingresso nel mondo delle reti 3G e quindi si sta muovendo al fine di
dotarsi dell’infrastruttura necessaria per poter offrire i servizi promessi
dall’Umts. Nel tragitto che la porterà dal Gsm al Gprs e quindi all’Edge,
Cingular ha deciso di puntare su partner del calibro di Nokia, Ericsson e
Siemens, con l’aiuto dei quali intende poter arrivare a proporre network,
servizi e terminali.
Più in dettaglio, Cingular ha messo in preventivo una spesa di 3 miliardi di
dollari per aggiornare le proprie reti. Un terzo di questa cifra dovrebbe essere
appannaggio di Nokia, mentre nessun dettaglio è ancora stato reso noto circa
l’ammontare degli investimenti nei confronti di Ericsson e Siemens.
La società finlandese ha già anticipato che fornirà a Cingular le
apparecchiature da impiegare nell’implementazione prima della rete Gsm e poi
Edge. Il contratto prevede che Nokia sia il provider della tecnologia per un
servizio mobile dual band (con frequenze di 850 e 1900 MHz) che sarà realizzato
tramite l’impiego di stazioni UltraSite triple-mode (Gsm/Edge/Wideband Code
Division Multiple Access), di piattaforme di switching Dx200 e nuovi prodotti
per la gestione dei pacchetti di dati nelle reti Gprs.
Cingular ritiene di poter convertire al Gsm circa il 50% della propria rete
attuale entro la fine del prossimo anno, mentre dovrebbe rendere disponibile in
tutti gli Stati Uniti un servizio Gprs nel 2004.