Per Assintel il Roi è fondamentale

Si torna a parlare di relazione con il cliente. Perchè non ci sono più soldi, nè tempo, per giustificare le sperimentazioni

19 marzo 2003 “Non è in vista un salto tecnologico che possa
dare impulso alla domanda”
.
Valeria Tonella di Mate fa subito capire che se il presente è
fosco il futuro non offre grandi motivi di allegria.
E se non bastasse il
quadro internazionale aggiunge una serie di dati qualitativi emersi
dall’indagine realizzata per conto di Assintel che illustra lo
scenario del mercato del software e dei servizi in Italia.
Secondo i circa
750 operatori intervistati

il 2003 dovrebbe essere un anno positivo per
l’affermazione dell’e-business che dovrebbe trovare spazio soprattutto
nella media impresa, il segmento di mercato ritenuto più reattivo.

In generale Crm, datawarehouse e business
intelligence saranno i mercati più interessanti affiancati da corporate portal
ed Erp.

In una
situazione di mercato sempre più complicata, dal punto di vista del fornitore
bisognerà possedere competenze anche nel campo del consulting, capacità di
valutare il business e dimostrare il Roi del cliente con il quale sarà sempre più
importante costruire una partnership basata sulla fiducia.

Poco spazio, almeno nelle opinioni degli intervistati sembra esserci, per Scm,
e-learning ed e-procurement mentre è prevista una forte crescita della sicurezza
e un minore aumento per lo storage. Vendere però sarà sempre più difficile.
L’acquirente oggi si trova nella situazione di dover giustificare il suo
budget, non ha spazio per la sperimentazione, ed è più in grado
rispetto a qualche tempo fa di sapere cosa vuole e soprattutto cosa non vuole da
fornitore. Tutto questo si combina con trattative più lunghe e complesse, una
competizione sempre più forte tra gli operatori ai quali si chiede di sapere di
tecnologia ma anche di avere una grande dimestichezza con il return of
investment
.

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