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Parallels Desktop Technical Preview, virtualizzazione su Apple Silicon M1

Parallels si sta avvicinando al supporto nativo per la virtualizzazione sul nuovo chip Apple Silicon M1, svelato insieme ai nuovi Mac a novembre dalla società di Cupertino, con la preview tecnica di Parallels Desktop.

La transizione alla nuova architettura Mac, inaugurata con il chip M1, è stata resa più fluida per la maggior parte delle applicazioni Mac grazie alla tecnologia Rosetta. E i software più “classici” dell’azienda, sottolinea infatti Parallels, quali Access, Toolbox e il Parallels Client, hanno funzionato senza problemi anche prima della realizzazione delle build come binari universali.

Tuttavia, la gestione e l’esecuzione delle macchine virtuali non è paragonabile alle altre applicazioni software. Le versioni attualmente disponibili di Parallels Desktop per Mac, infatti, non sono in grado di eseguire macchine virtuali sui Mac con il chip M1.

Tuttavia lo sviluppatore già da tempo è al lavoro su una nuova versione di Parallels Desktop per Mac che potrà essere eseguita sui Mac con il chip M1.

La cosa non è certo una novità. Sin da quando la nuova architettura per i Mac era stata annunciata per la prima volta durante il keynote della WWDC virtuale di quest’anno, Apple aveva dimostrato un prototipo di Parallels Desktop per Mac che eseguiva una macchina virtuale Linux senza problemi su hardware Apple Silicon.

Parallels Desktop

Dalla WWDC a oggi, ha informato l’azienda, la nuova versione di Parallels Desktop che gira sui Mac con il chip Apple M1 ha fatto enormi progressi.

Tanto che l’azienda ha avviato un Technical Preview Program per consentire agli utenti di testare (e per raccogliere il loro feedback al riguardo) Parallels Desktop 16 for M1 Mac Technical Preview.

Parallels ha già effettuato lo switch di Parallels Desktop in universal binary e ha ottimizzato il suo codice di virtualizzazione e definisce “molto promettente” la versione che ora è pronta per i primi test sui nuovi MacBook Air, Mac mini e MacBook Pro 13″ con processore Apple M1.

Trattandosi di un engine di virtualizzazione tutto nuovo, l’azienda sottolinea che ci sono alcune limitazioni tecniche di base sia legate alla piattaforma sia dovute allo stato del prodotto ancora in fase di lavorazione. Gli utenti devono quindi essere consapevoli dello stato di anteprima tecnica del software e leggere con attenzione i requisiti, le istruzioni e le raccomandazioni dello sviluppatore, prima dell’uso.

2 COMMENTI

  1. ci sono novità per quanto riguardo il rilascio della versione ufficiale per noi utenti del parallel desktop da usare sui processori M1? grazie

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