Outsourcing offshore? Non ancora, risponde l’Europa

In una recente indagine, Idc ha rilevato che nell’Europa Occidentale solo il 10% delle medie e grandi aziende si avvale di tale modello operativo per le attività It, mentre l’80% è di parere contrario

È da un po’ di tempo che si parla di outsourcing
offshore, tanto che alcune aziende dicono che per loro è ormai una pratica
consolidata. Però, secondo quanto rilevato da Idc in una recente indagine, al
momento il numero di queste aziende è davvero limitato.


La società di ricerca ha interpellato un campione di 500 medie e grandi
imprese dell’Europa Occidentale sul tema e ha rilevato che, pur conoscendo tutte
bene l’argomento outsourcing offshore, solo il 10% di queste si avvale di tale
modello operativo per alcuni dei propri servizi It. L’80% afferma invece di non
avere alcuna intenzione di far diventare una pratica consolidata la cessione di
attività (come per esempio lo sviluppo e la gestione delle applicazioni) alle
società offshore, anche se nei confronti di dette attività il provider ha già
dimostrato affidabilità e competenza.


Piuttosto, emerge dall’indagine, ci potrebbe essere un interesse ad avvalersi
dell’outsourcing offshore in forma indiretta, ovvero tramite i consueti service
provider anziché trasferendo direttamente all’estero parte delle proprie
attività.


A fronte di ciò, sottolinea Idc, agli specialisti offshore converrebbe
puntare ad avviare ottime relazioni con i provider europei anziché aprire una
serie di filiali nel Vecchio Continente per affermare il proprio brand.

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