Secondo la società di consulenza Tpi, nel secondo trimestre 2004 i megadeal sono stati cinque, per un giro d’affari totale di 9,2 miliardi di dollari, contro i tre del 2003 che avevano totalizzato 6,8 miliardi di dollari. Tuttavia, la previsione per fine anno vede il 2003 sopravanzare il 2004
Il secondo trimestre del 2004 ha fatto segnare un
risultato davvero lusinghiero per il segmento dell’outsourcing. Secondo quanto
afferma la società di ricerca e consulenza Tpi, nel secondo quarter del corrente
anno sono stati infatti siglati cinque megadeal (ovvero con investimenti
superiori al miliardo di dollari) di esternalizzazione, per un totale di 9,2
miliardi di dollari. Si tratta di un rilevante incremento rispetto al 2004
se si considera che lo scorso anno il numero di contratti di questo livello si è
limitato a tre per un giro d’affari globale di 6,8 miliardi di dollari. L’ultimo
grande accordo in ordine di tempo è stato quello concluso di recente tra Eds e
la Bank of America: si tratta di una partnership della durata di otto anni e
mezzo che prevede che Eds si occupi di integrare le reti di comunicazione dati e
voce della banca FleetBoston Financial con quelli della Bank of America.
Dai dati in possesso a Tpi, risulta inoltre che i megadeal in via di
definizione sono sullo stesso livello di quelli del 2003 (circa 20 miliardi
dollari), per cui ci si può aspettare un’ulteriore crescita del
segmento.
Questa rinnovata attenzione verso contratti di “grosso calibro” non
sembra però poter assicurare un 2004 più prospero del 2003. Infatti, sottolinea
Tpi, nella prima metà dello scorso anno si è arrivati a una cifra di 15 miliardi
di euro, mentre nei primi sei mesi di quest’anno si sono raggiunti 11,2 miliardi
di euro.
D’altra parte, dichiara Tpi, dopo il boom che ha fatto registrare nel periodo
delle dot.com, il settore dell’outsourcing ha seguito in maniera marcata
l’andamento del mercato It, soprattutto perché i megadeal spesso comportano
spese significative sia in termini di capitale sia di
personale.
