Oracle sfida Bea negli application server

Presentata una versione entry level di 9iAs Application Server, in versione J2Ee e gratuita per Isv e clienti che migrano dall’ambiente della rivale. La quale risponde con un upgrade della propria WebLogic Platform e un abbassamento dei prezzi.

1 aprile 2003 Parte la sfida di Oracle nel campo degli application server di fascia bassa. Ed è un attacco diretto a Bea, poiché il nuovo 9i Application Server (9iAs) verrà proposto gratuitamente agli sviluppatori e ai clienti oggi impegnati sulla piattaforma WebLogic Server. Il costruttore ha messo a punto un apposito programma denominato “Switch and Save”, che comprende anche l’offerta di servizi gratuiti ai clienti e un sconto del 50% nei costi di supporto.

9iAs esce in versione Java 2 Enterprise Edition e va dunque a insidiare una fetta di mercato oggi controllata proprio da Bea, che ne possiede, secondo Giga Information Group, una quota del 34%. Secondo le valutazioni del costruttore, il 90% dei clienti di WebLogic Server usa il database Oracle e questo è già un buon punto di partenza. A ciò si aggiunge una politica di pricing vantaggiosa, anche perché Bea ha sempre preferito insistere più sugli aspetti di qualità della propria proposta. Peraltro, l’attacco appare proibitivo, almeno nel breve periodo, visto che la diversità in termini di peso sul mercato è ancora considerevole. Più vicina è, invece, Sun, anch’essa impegnata in un’operazione analoga dallo scorso anno, quando propose una versione gratuita di Sun One Application Server Platform Edition per Solaris, Linux, Hp-Ux e Aix. La leva, oltre al prezzo, sarebbe stata quella delle prestazioni, valutate del 45% superiori (a Bea e Ibm) con i Web service, grazie all’uso di Jax-Rpc. 9iAs si propone con la certificazione J2Ee e Ejb (Enterprise Java Beans) e integra il clustering ad alta disponibilità, il mapping object relational (via TopLink) e un server Http. Rispetto alla Standard Edition, non troviamo elementi di portali enterprise e content management.

La risposta di Bea, comunque, non si è fatta attendere. La società, infatti, ha rilasciato il primo componente di un importante upgrade del proprio server software Java e, al contempo, ha abbassato i prezzi proprio dell’offerta entry level. L’aggiornamento alla versione 8.1 della WebLogic Platform è partito con la disponibilità di WebLogic Server e della virtual machine JRockit. Altri componenti arriveranno nel corso dell’estate e includeranno software d’integrazione, un portale e il tool di sviluppo Workshop. Se il prezzo di WebLogic Server resta ancorato ai 10mila dollari per processore, è calato quello della versione Express, pensato per i dipartimenti delle grandi aziende, che passa da 694 a 495 dollari per processore. Quest’ultima mossa vuole controbattere analoghe iniziative dei concorrenti, a cominciare da Ibm con il suo WebSphere.

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