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Oracle OpenWorld: Ellison lancia la sfida ad Amazon

Se per caso lo scorso anno il messaggio non fosse arrivato forte e chiaro, quest’anno Larry Ellison ha scelto di renderlo ancora più evidente.
Così, in apertura di Oracle OpenWorld 2016, il presidente esecutivo e CTO della società ha detto a chiare lettere che quando si parla di cloud, il competitor di riferimento è AWS.

Una slide, tra quelle presentate nel corso del keynote inaugurale, su tutte, spazza ogni possibile dubbio:

  • Nelle piattaforme applicative? I competitor sono Microsoft e WorkDay, non SAP
  • Nelle piattaforme? I competitor sono Amazon e Microsoft, non IBM
  • Nell’infrastruttura? Il competitor è Amazon, non IBM o EMC

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Un cambiamento che toglie il fiato, così definisce Ellison il nuovo scenario competitivo, riconoscendo nel contempo ad Amazon AWS il ruolo di pioniere, soprattutto quando si tratta di vendere risorse computazionali on demand.

Gli investimenti di Oracle nei datacenter

E poiché molti degli investimenti che i big player del cloud, per l’appunto Amazon, Google, Microsoft, fanno vengono indirizzati verso i data center, Elison ha tenuto a sottolineare come nel solo ultimo trimestre la società abbia destinato quasi 300 milioni di investimento capitale nei datacenter, precisando nel contempo come l’affidabilità dell’architettura sottostante sia tale che se anche un datacenter dovesse “spegnersi”, i suoi clienti non se ne accorgerebbero nemmeno.
La sfida comunque è aperta e Ellison definisce Oracle una “serious competition” nei confronti di Amazon.

I pilastri della strategia cloud first

Parla del rilascio della seconda generazione del suo IaaS, mentre per le SaaS application, il vanto non è solo sulla completezza dell’offerta, dall’HCM al CRM, alla Customer Experience Suite arrivando alle soluzioni per i segmenti verticali, ma soprattutto sui margini: “Abbiamo più applicazioni rispetto a qualunque altro player del mercato”.
Per altro l’impegno è a rilasciare il software in modalità cloud first: questo non significa abbandonare l’on premise, semplicemente si tratta di calibrare l’impegno tra i due mondi. E per gli sviluppatori ci sono gli strumenti che li aiutano a portare in cloud le applicazioni esistenti, così come ci sono strumenti per sviluppatori “cloud-centrici” che vogliono rilasciare le loro applicazioni solo in cloud.

Quanto ai datacenter, Oracle offre il doppio di core e il doppio di memoria rispetto ad Amazon, garantisce quattro volte lo storage e addirittura decuplica la capacità di I/O. “Ma voi dovete voler pagare di meno rispetto a quanto spendete con Amazon”, scherza con pubblico. “Se non volete pagare meno, allora non fate l’ordine”.
Un’ultima nota la dedica ai nuovi protagonisti dell’era digitale.
Ci sono due grandi database che tengono traccia dei consumatori e delle informazioni loro riferite. Uno è Facebook. L’altro è meno noto ed è il Data Cloud di Oracle. E nel nostro data cloud ci sono più consumatori di quanti ne abbia Facebook nel suo”.

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